lunedì 8 agosto 2011

Radicati e fondati in Cristo. La Giornata spiegata dal Messale (Sir)

GMG 2011

Radicati e fondati in Cristo
La Giornata spiegata dal Messale


La XXVI Giornata mondiale della gioventù si svolge a Madrid dal 16 al 21 agosto 2011. Nella capitale spagnola sono attesi centinaia di migliaia di giovani, la stima parla di oltre un milione, provenienti da oltre 196 paesi, quasi 15.000 sacerdoti e circa 800 vescovi. Il programma prevede oltre a liturgie anche vari incontri di Benedetto XVI con gruppi diversi di giovani: professori universitari, consacrate, seminaristi, disabili, volontari. Giovani da ogni parte del mondo, delle più diverse etnie e culture, arriveranno a Madrid “perché desiderano restare saldi nella fede, radicati e fondati in Cristo” come recita il tema scelto per questa Gmg. Un tema, si legge nel Messale preparato per la Gmg dall’Ufficio per le Celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice, in collaborazione con l’organizzazione della Gmg di Madrid, che “richiama le metafore della radice e della costruzione per dimostrare la profondità dell’unione con il Signore, la forza del vincolo e la chiave della sua vitalità. Essere radicati implica un’appartenenza: una persona radicata è quella che mantiene dei legami forti con le proprie origini. Essere radicati significa anche possedere una base solida a cui appoggiarsi. Cristo è la roccia, la pietra angolare”. Con l’aiuto di questo Rituale anticipiamo i principali atti liturgici per comprenderne contenuti e significati.

Festa di accoglienza dei giovani (18 agosto, ore 19.30). “Benedetto XVI fa la sua entrata a Madrid passando per l’emblematica Porta di Alcalà. Accompagnato dal pastore della diocesi, dal cardinale Arcivescovo Antonio Maria Rouco Varela e da giovani dei cinque continenti, il Papa attraversa la Porta. Gli viene offerta una talea di ulivo perché la pianti in un piccolo terreno. Questo ulivo resterà a Madrid come segno visibile dell’essere radicati, ovvero del motto di questa giornata. La celebrazione si svolge nella vicina piazza di Cibeles. Campeggia sull’altare la splendida immagine di Santa Maria la Reale dell’Almudena, patrona della città. Gruppi di giovani si susseguono per riceverlo, gli danno il benvenuto e presentano al Pontefice l’assemblea che si è riunita nella piazza e nei dintorni. L’Inno della Giornata, interpretato dal coro e dall’orchestra della GMG, segna l’inizio della celebrazione della Parola. La liturgia di benvenuto mette in risalto il valore della Parola di Dio e la forza della sua proclamazione. Viene proclamato il testo del Vangelo secondo san Matteo che ricorda che la roccia è il fondamento solido di ogni costruzione. Dopo l’omelia del Papa, giovani in diverse lingue recitano la preghiera dei fedeli e dopo il Padre Nostro ricevono la benedizione”.

Incontro con le giovani religiose e con i professori universitari (19 agosto, ore 11.30). Nel monastero del XVI secolo di San Lorenzo dell’Escorial, nella cui cripta sono seppelliti i Reali di Spagna, Benedetto XVI incontra le giovani religiose, rappresentanti di ordini, congregazioni e istituti religiosi di tutta la Spagna. “La vita della Chiesa trova un appoggio solido nella preghiera delle religiose contemplative le quali, avendo scelto la ‘parte migliore’ (Lc 10, 38), sono anche una roccia salda su cui si edifica il Regno di Dio” spiega il Messale. Dopo l’incontro con le consacrate, il Papa si recherà nella basilica del monastero dove lo aspettano giovani professori e ricercatori universitari, che studiano e lavorano nell’ambito della cultura, dell’arte e della ricerca scientifica. Anche questo incontro riveste un particolare interesse: Benedetto XVI ha, più volte, posto l’accento sugli effetti della secolarizzazione nel mondo universitario. “C’è una forte corrente di pensiero laicista che vuole emarginare Dio dalla vita delle persone e della società, prospettando e tentando di creare un ‘paradiso’ senza di Lui. Ma l’esperienza insegna, scrive il Papa nel Messaggio per la Gmg, che “il mondo senza Dio diventa un inferno: prevalgono egoismi, divisioni nelle famiglie, odio tra le persone e tra i popoli, mancanza di amore, di gioia e di speranza”.

Via Crucis (19 agosto, ore 19.30). Nel pomeriggio di venerdì il Paseo de Recoletos, che congiunge le piazze Colombo e Cibeles, si trasforma nel tragitto che ripercorre il cammino di Gesù dal Cenacolo fino alla cima del Golgota e al Sepolcro. In questa occasione, la Spagna offre al mondo alcuni Pasos, immagini che testimoniano una tradizione secolare e rappresentano gli eventi storici del percorso di Gesù verso il Calvario. Una Via Crucis meditata anche attraverso immagini scultoree di inestimabile valore artistico, patrimonio della Settimana Santa spagnola, opere di scultori come Salzillo, Gregorio Fernández, Mena o Benlliure. Mentre vengono recitate alcune brevi meditazioni scritte dalle Sorelle della Croce di Siviglia, un corteo porta la Croce dei Giovani. “Il corteo – si legge nel Rituale - è composto da due fiaccole per ogni confraternita e da dieci giovani di diversa provenienza. Vengono evocati la sofferenza e il dolore che patiscono molti giovani in diversi luoghi del mondo a causa della guerra, degli scontri fratricidi, delle persecuzioni per causa della fede, dell’emarginazione o della tossicodipendenza. Si ricordano inoltre le vittime dell’aborto, del terrorismo e delle catastrofi naturali”.

La Festa del Perdono (20 agosto, ore 9). Benedetto XVI confessa vari giovani nel Paseo de Coches del Parco del Retiro di Madrid. In questo parco sono installati, dalla domenica precedente, 200 confessionali in cui sacerdoti di tutto il mondo confessano nelle lingue più diverse. “La denominazione di ‘Festa del Perdono’ sottolinea l’allegria per il ritorno a casa del peccatore pentito” afferma il Messale che richiama l’invito del Papa ai giovani a “incontrare Gesù nel Sacramento della Penitenza, in cui il Signore manifesta la sua misericordia nell’offrirci sempre il suo perdono”.

Messa con i seminaristi (20 agosto, ore 10). Nella Cattedrale dell’Almudena migliaia di seminaristi di tutto il mondo partecipano, alla celebrazione dell’Eucaristia con il Papa. La cattedrale, edificata di fronte al Palazzo Reale ospita l’immagine della Nostra Signora dell’Almudena, patrona di Madrid. “La celebrazione solenne della Messa di Gesù Cristo Sommo e Eterno Sacerdote si svolge tra la musica gregoriana della Missa de Angelis e l’emozionata supplica del Cuore Misericordioso di Gesù, il quale effonde la santità del sacerdozio cattolico”. Attraverso la lettura della Lettera agli Ebrei e del Vangelo di Luca, vengono richiamati i temi dell’obbedienza al Padre e della consegna di Cristo sulla Croce il cui frutto, si ritrova nell’Eucaristia”. Alla fine della celebrazione si canta l’Inno alla Nostra Signora dell’Almudena.

Veglia dei giovani a Cuatro Vientos (20 agosto, ore 20.30). La veglia viene di poco anticipata dall’incontro, (alle ore 19.40) del Papa con giovani disabili e malati presso il Centro San José gestito dai Fratelli di San Juan de Dios. Luogo della veglia la base aerea di Cuatro Vientos dove nel corso del suo ultimo viaggio in Spagna (2003), il Beato Giovanni Paolo II incontrò la gioventù spagnola. Nel perimetro della base sono predisposte 17 cappelle eucaristiche, “tende dotate di grande capacità per ospitare il Santissimo Sacramento e far sì che la preghiera e l’adorazione dell’Eucaristia da parte dei giovani possa prolungarsi per tutta la notte. I pellegrini attendono l’arrivo del Papa in un ambiente gioioso in cui si conciliano l’allegria e i canti con le testimonianze di vita cristiana e la preghiera del Rosario. La celebrazione presenta tre parti ben definite. La prima è una processione con la Croce dei giovani, portata da giovani di nazioni dei cinque continenti. Un altro piccolo corteo formato da giovani di diverse nazioni trasporta l’Icona di Maria accompagnata da altri che tengono delle lampade accese. Una volta collocata la croce e le lampade al loro posto, i giovani accendono le candele che trovano nella sacca del pellegrino e tutta l’assemblea si unisce nella contemplazione della Croce. La seconda parte ha come protagonista la Parola di Dio. Diversi giovani pongono delle domande al Papa e, dopo la proclamazione del Vangelo, il Pontefice risponde alle inquietudini e alle speranze che gli sono state formulate. La risposta del Papa parte dalle parole del Signore riprese dal Vangelo secondo San Giovanni (15, 1-17): Io sono la vite e voi i tralci. Al termine del discorso il Papa dà inizio all’ultima parte della Veglia: l’esposizione e la benedizione con il santissimo Sacramento. Il diacono porta l’Eucaristia accompagnato dai ministranti che incensano e da alcuni giovani con candele e fiori; al passaggio vengono sparsi petali di fiori. Arrivato sull’altare, il Santissimo viene esposto nell’ostensorio della cattedrale di Toledo, opera dell’orafo Enrique de Arfe commissionata dal card. Cisneros nel XVI secolo. Alla fine dell’adorazione, il Pontefice consacra i giovani al sacro Cuore di Gesù. Dopo la benedizione con il Sacramento si canta l’inno Cantemos al Amor de los Amores, composto in occasione del XXII Congresso eucaristico internazionale tenutosi a Madrid nel 1911, esattamente un secolo fa”.

Messa finale a Cuatro Vientos (domenica 21 agosto, 9.30). Dopo aver passato la notte nella spianata dell’aerodromo, al risveglio i giovani recitano le Lodi mattutine guidate da giovani religiosi e religiose. La Messa conclusiva della Gmg di Madrid è quella della XXI Domenica del Tempo Ordinario con le letture proprie. Dopo i canti iniziali, viene benedetta l’acqua e aspersa l’assemblea in memoria del Battesimo. I celebranti indosseranno camici e paramenti liturgici, così come stole e purificatoi, cuciti per mesi da migliaia di donne – nelle proprie case, conventi, parrocchie – proprio per la Gmg. Al termine della messa Benedetto XVI benedice e impone a cinque giovani una piccola croce, mentre la stessa croce viene consegnata a tutti i giovani presenti, in segno del mandato missionario. Nella sua allocuzione prima dell’Angelus il Papa annuncia la sede e l’anno in cui avrà luogo la successiva Gmg. I giovani spagnoli consegnano la grande Croce della Gmg ai loro coetanei chiamati a preparare la prossima Giornata. Nel pomeriggio, nel cammino verso l’aeroporto, il Pontefice saluterà i giovani volontari che hanno prestato il servizio durante la Gmg.

Le preghiere dei fedeli. Nel corso dei vari riti e liturgie, sopra presentate, verranno lette le cosiddette “Preghiere dei fedeli”. Diverse le lingue utilizzate, dal francese, al tedesco, dall’italiano al portoghese, passando per l’arabo e lo swahili, e diverse le intenzioni. Nel corso dell’accoglienza a Benedetto XVI, il 18 agosto a plaza Cibeles, i giovani pregheranno per il Pontefice “perché ci insegni con saggezza e ci guidi con la forza di un apostolo”, per i loro coetanei “che non credono in Cristo, affinché scoprano grazie al dono della fede e della Chiesa che solo in Lui è la salvezza”, per i Paesi del mondo “perché vivano in pace e concordia”. Nella Via Crucis un pensiero particolare sarà rivolto a tutti coloro che “sono perseguitati a causa del Vangelo, per i poveri e gli emarginati, per i disoccupati, per i malati, gli anziani”. Non mancheranno, infine, intenzioni di preghiera per “i seminaristi, per i chiamati al sacerdozio, per coloro che difendono il Vangelo a prezzo della vita”, per “le famiglie” e “la pace nel mondo”.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Cioao Raffa, buona settimana!
Ti senalo questo articolo di Alberto Giannino
Chi c'è dietro le proteste annunciate contro Benedetto XVI a Madrid?
http://www.lavocedivenezia.it/news.php?extend.4002
Dire che sono stati loro a abbattere Zapatero mi sembra eccessivo, direi principalmente la crisi economica.
C'è da rilevare che in Spagna ci sono stati ultimamente episodi di profanazione di chiese, se non ricordo male una da parte delle femministe e l'anticlericalismo sta assumento forme che ricordano gli anni '30. Confidiamo nei giovani della GMG che riescano a cambiare il cuore (e il cervello) dei loro coetanei.
Alessia