martedì 16 agosto 2011

Santuario di Maria Bistrica, il cardinale Bozanić fa riferimento al caso Daila: «Il Papa ha subito l’affronto dell’odio»

Su segnalazione di Eufemia leggiamo:

Santuario di Maria Bistrica, il cardinale Bozanić fa riferimento al caso Daila

«Il Papa ha subito l’affronto dell’odio»

ZAGABRIA – In Croazia sono circa 1.160 i santuari e le chiese dedicati a Maria che ieri hanno accolto centinaia di migliaia di fedeli per la celebrazione dell’Assunta. La funzione centrale, come la tradizione vuole, si è svolta al santuario di Marija Bistrica, dove oltre 50.000 credenti si sono raccolti nella chiesa all’aperto dedicata al cardinale Alojzije Stepinac per partecipare alla messa celebrata dal primate di Croazia, Josip Bozanić. Questi ha invitato a riflettere sulla Chiesa unita ed ha condannato gli attacchi rivolti a Benedetto XVI. Sebbene non abbia rivolto esplicitamente nemmeno una parola al caso Daila, né alle proprie implicazioni nella decisione della Commissione cardinalizia, l’arcivescovo di Zagabria ha finalmente reso una dichiarazione pubblica in merito, mettendo in primo piano l’autorità papale.

IL VALORE DEL SILENZIO Nella sua lunga omelia, il cardinale ha fatto riferimento alle ultime settimane, in cui la Chiesa in Croazia è stata oggetto di un’ondata di pareri, prese di posizione, tentativi di mettere zizzania, di rapporti malsani. “Sta a noi affrontare tutto ciò come fedeli, nello spirito di Cristo, di investigare sul nostro modo di agire e parlare, di mantenere l’unità”, ha detto Bozanić, ricordando ai fedeli la preghiera in silenzio effettuata dal Papa a Zagabria, sottolineando che “proprio nei momenti in cui si emettono fiumane di parole, dovremmo apprendere da Maria il valore delle parole e del silenzio, pensare a quando la nostra parola non si esprime a favore della Chiesa, anzi la lede, mentre invece il nostro silenzio le giova più di ogni discorso”.

LA LOTTA PER LA VERITÀ Il cardinale ha ribadito che la Chiesa in Croazia è chiamata all’unità per poter affrontare le sfide nel mutato contesto sociale in cui opera: “Siamo chiamati a includerci nella società e, se necessario, essere osteggiati, ma fermi nella lotta per la verità su Dio e gli uomini. Su questa strada non ci devono far vacillare né le minacce né gli interessi personali, perché sappiamo che le nostre fondamenta non si basano sulla realtà materiale e transitoria. Ciò che invece ci deve preoccupare è la qualità di noi come fedeli, che non dovremmo curarci delle difficoltà che ci attaccano o delle persone che non ci sono amiche. Vi invito a pregare per la Chiesa, per la nostra unità e comunione, soprattutto per il Santo Padre, che negli ultimi tempi ha subito attacchi ignobili ed espressioni d’odio da una parte dell’opinione pubblica croata”. Bozanić ha invitato con fervore i presenti a “pregare perché sia fatta ammenda a Dio, alla Chiesa e al Santo Padre. Apprendiamo come essere umili e sensibili alla preziosità della comunione nella Chiesa”.

FUGARE LE FALSITÀ L’alto prelato ha sottolineato che i fedeli non possono permettere che una parvenza di qualcosa si insinui nella fede e che proprio la visita del Papa ha fugato tali falsità: “Ultimamente molte voci, tranelli e falsità tentano di disfare la nostra unione e di minare la verità. Come Chiesa di Cristo, non dobbiamo paventare il rumore che ci circonda. Non dobbiamo temere la verità su noi stessi, perché solamente nell’apertura e nell’introspezione di noi stessi alla luce della verità, possiamo individuare ciò che sta minando la nostra comunione, ciò che ci potrebbe portare alla rovina e che così ci allontana dal nostro scopo finale”. Infine, il cardinale ha suggerito ai fedeli di rivolgersi alla Madre celeste in ogni momento di difficoltà individuale, familiare o di lavoro, “quando ci sono ingiustizie, ma soprattutto se si osserva come i giovani vivano in una società sempre meno incline all’essere umano e il cui unico scopo è di accumulare profitto”.

Da La Voce del Popolo

1 commento:

Anonimo ha detto...

“proprio nei momenti in cui si emettono fiumane di parole, dovremmo apprendere da Maria il valore delle parole e del silenzio, pensare a quando la nostra parola non si esprime a favore della Chiesa, anzi la lede, mentre invece il nostro silenzio le giova più di ogni discorso”.