giovedì 13 ottobre 2011

Egitto, "la primavera prevalga sul fanatismo" (Fabio Colagrande)

Egitto, "la primavera prevalga sul fanatismo"

'Spero che lo spirito di Piazza della Liberazione, di Piazza Tahrir, lo spirito di questa “primavera” - che è stata veramente una primavera - si mantenga e che prevalga sullo spirito del fanatismo'.
E' l'auspicio che il padre Samir Khalil Samir, gesuita e islamologo di origine egiziana, confida alla Radio Vaticana a pochi giorni dalla drammatica manifestazione di cristiano-copti al Cairo, finita nel sangue. 'In questo momento - spiega p. Samir - in Egitto ci sono i partiti estremisti islamici, soprattutto i Salafiti e in parte anche i “Fratelli musulmani”, che cercano di prendere il potere: per loro i cristiani non hanno diritto di costruire una chiesa come vogliono e come fanno i musulmani. Ma questo è insopportabile!'.
'Ciò che si chiede - continua lo studioso del mondo islamico - è soltanto un po’ di democrazia, un po’ di uguaglianza fra tutti: questo era il movimento di Piazza Tahrir, di Piazza della Liberazione…
Ma oggi questa liberazione è ostacolata dal fanatismo che da noi prende la forma religiosa islamica e che i musulmani stessi non vogliono'. 'I giovani - aggiunge Samir - hanno detto chiaramente, durante la rivoluzione della cosiddetta primavera araba: "noi siamo tutti credenti, siamo musulmani e siamo cristiani, e non vogliamo allontanarci dalla religione, ma lasciateci viverla liberamente!"'.
'La più grande difficoltà oggi in Egitto - conclude il religioso - è che da 40-50 anni non sappiamo più cosa sia la democrazia; da almeno 40 anni il movimento islamico ha preso forza, finanziato dall’estero, e spinge la gente ad essere fanatica… Noi, però, abbiamo ancora la speranza di ottenere la democrazia, ma sappiamo anche che questo costerà anni di lavoro, forse decenni…
I cristiani che non ce la fanno più, dicono: “preferisco andarmene”… Lo capisco, ma non è giusto!'. (a cura di Fabio Colagrande)

http://www.radiovaticana.org/105/Articolo.asp?c=528775

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