giovedì 27 ottobre 2011

Il Papa: Che gli agnostici non riescano a trovare Dio dipende anche dai credenti con la loro immagine ridotta o anche travisata di Dio

PAPA: SE ATEI NON TROVANO DIO E' ANCHE COLPA DEI CREDENTI

(ASCA) - Assisi, 27 ott

''Accanto alle due realta' di religione e anti-religione esiste, nel mondo in espansione dell'agnosticismo, anche un altro orientamento di fondo: persone alle quali non e' stato dato il dono del poter credere e che tuttavia cercano la verita', sono alla ricerca di Dio'': lo ha detto papa Benedetto XVI di fronte a circa 300 rappresentanti di tutte le religioni del mondo, nel suo intervento nella basilica di Santa Maria degli Angeli ad Assisi durante la giornata di riflessione preghiera e dialogo interreligioso da lui convocata. Per sua esplicita volonta', questa volta ad Assisi sono stati chiamati anche dei non credenti.
Il pontefice ha elogiato le persone che ''non affermano semplicemente: 'Non esiste alcun Dio''' ma ''soffrono a motivo della sua assenza e, cercando il vero e il buono, sono interiormente in cammino verso di Lui''.
Anche loro, ha detto evocando il titolo della giornata di Assisi, ''sono 'pellegrini della verita', pellegrini della pace''', anche loro ''pongono domande sia all'una che all'altra parte'': infatti, ''tolgono agli atei combattivi la loro falsa certezza, con la quale pretendono di sapere che non c'e' un Dio, e li invitano a diventare, invece che polemici, persone in ricerca, che non perdono la speranza che la verita' esista e che noi possiamo e dobbiamo vivere in funzione di essa'' ma allo stesso tempo ''chiamano in causa anche gli aderenti alle religioni, perche' non considerino Dio come una proprieta' che appartiene a loro cosi' da sentirsi autorizzati alla violenza nei confronti degli altri''.
Gli agnostici, quindi, ''cercano la verita', cercano il vero Dio, la cui immagine nelle religioni, a causa del modo nel quale non di rado sono praticate, e' non raramente nascosta. Che essi non riescano a trovare Dio - ha concluso - dipende anche dai credenti con la loro immagine ridotta o anche travisata di Dio.
Cosi' la loro lotta interiore e il loro interrogarsi e' anche un richiamo per i credenti a purificare la propria fede, affinche' Dio - il vero Dio - diventi accessibile''.

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