Assisi/ Papa: No a terrorismo in nome Dio,no violenza tra fedi
Ribadiamo come in 1986: Questa non è vera natura della religione
Assisi 27 ott. (TMNews)
Il Papa stigmatizza il terrorismo che "spesso" è "motivato religiosamente", nel discorso pronunciato nella basilica di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi e la violenza "esercitata da difensori di una religione contro gli altri".
Per il Papa, si tratta del "travisamento" della religione "che contribuisce alla sua distruzione".
Benedetto XVI ha voluto individuare i "nuovi volti della violenza e della discordia" rispetto alla giornata interreligiosa del 1986, del quale si celebra oggi il 25esimo anniversario. "A grandi linee - a mio parere - si possono individuare due differenti tipologie di nuove forme di violenza - ha detto Ratzinger - che sono diametralmente opposte nella loro motivazione e manifestano poi nei particolari molte varianti.
Anzitutto c'è il terrorismo, nel quale, al posto di una grande guerra, vi sono attacchi ben mirati che devono colpire in punti importanti l'avversario in modo distruttivo, senza alcun riguardo per le vite umane innocenti che con ciò vengono crudelmente uccise o ferite. Agli occhi dei responsabili, la grande causa del danneggiamento del nemico giustifica ogni forma di crudeltà. Viene messo fuori gioco tutto ciò che nel diritto internazionale era comunemente riconosciuto e sanzionato come limite alla violenza. Sappiamo che spesso il terrorismo è motivato religiosamente e che proprio il carattere religioso degli attacchi serve come giustificazione per la crudeltà spietata, che crede di poter accantonare le regole del diritto a motivo del 'bene' perseguito. La religione qui non è a servizio della pace, ma della giustificazione della violenza".
Inoltre, "in un modo più sottile, ma sempre crudele, vediamo la religione come causa di violenza anche là dove la violenza viene esercitata da difensori di una religione contro gli altri. I rappresentanti delle religioni convenuti nel 1986 ad Assisi intendevano dire - e noi lo ripetiamo con forza e grande fermezza: questa non è la vera natura della religione. E' invece - ha detto il Papa - il suo travisamento e contribuisce alla sua distruzione".
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