Il Papa: «Gli angeli esistono
Dio sta vicino a ogni uomo» Uno spirito celeste che custodisce e sorveglia
Alessandro Terragni
Roma
Certo che esistono gli angeli, e un angelo custode accompagna ogni uomo dalla nascita alla morte, perché Dio ama ogni persona nella sua unicità e la protegge incessantemente. Prima domenica di ottobre, ieri, e la Chiesa celebra gli angeli custodi, e Benedetto XVI ha spiegato il perché ai fedeli radunati in piazza San Pietro.
«Cari amici – ha detto – il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell'umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali "Custodi", cioè ministri della divina premura per ogni uomo.
Dall'inizio fino all'ora della morte, – aggiunge – la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione.
E gli Angeli fanno corona» alla Madonna, alleata dell'umanità nella lotta «affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, l'infinita bontà di Dio». La riflessione parte dal brano evangelico sui vignaioli stolti, e serve a Papa Ratzinger per ricordare che «Dio manifesta la sua onnipotenza nella fedeltà a un disegno d'amore che, alla fine, prevede però anche la giusta punizione per i malvagi».
E per ammonire, in particolare chi ha autorità nella Chiesa, a restare dalla parte del bene, «produrre frutti» e rimanere radicati «in Cristo».
La Bibbia ne parla poco ma Gesù li cita spesso, e gli angeli sono invocati dai cristiani già dai primi tempi del cristianesimo. Il concetto di angelo custode è sorto attorno al V secolo, soprattutto con Dionigi Areopagita, mutua dal giudaismo l'idea di questi esseri spirituali, che comunque era presente già nella filosofia greca antica, come dimostra il Fedone di Platone. A seconda della loro maggiore o minore vicinanza a Dio, secondo la Chiesa cattolica, gli angeli sono divisi in una gerarchia: prima i serafini, i cherubini e i troni; poi le dominazioni, le virtù, le potenze, e infine, nella terza sfera, i principati, gli arcangeli e gli angeli. Dio, che è spirito assolutamente perfetto, si rispecchia negli esseri spirituali che, per natura, cioè a motivo della loro spiritualità, gli sono molto più vicini delle creature materiali e costituiscono l'ambiente più vicino al Creatore.
© Copyright Gazzetta del sud, 3 ottobre 2011
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