martedì 25 ottobre 2011

Il Papa: Immigrati opportunità provvidenziale di evangelizzazione.

Papa/ Immigrati opportunità provvidenziale di evangelizzazione

Città del Vaticano, 25 ott. (TMNews)

"L'odierno fenomeno migratorio è anche un'opportunità provvidenziale per l'annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo". Così il Papa nel messaggio per la 98esima giornata mondiale del migrante e del rifugiato (15 gennaio) che quest'anno ha per tema 'Migrazioni e nuova evangelizzazione'.
"Uomini e donne provenienti da varie regioni della terra, che non hanno ancora incontrato Gesù Cristo o lo conoscono soltanto in maniera parziale - afferma il Papa - chiedono di essere accolti in Paesi di antica tradizione cristiana.
Nei loro confronti è necessario trovare adeguate modalità perché possano incontrare e conoscere Gesù Cristo e sperimentare il dono inestimabile della salvezza, che per tutti - scrive Benedetto XVI citando il vangelo di Giovanni - è sorgente di 'vita in abbondanza'; gli stessi migranti hanno un ruolo prezioso a questo riguardo poiché possono a loro volta diventare 'annunciatori della Parola di Dio e testimoni di Gesù Risorto, speranza del mondo'".

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Papa/ Gli immigrati rischiano di perdere la fede quando arrivano

Città del Vaticano, 25 ott. (TMNews)

Gli immigrati che giungono nell'Occidente secolarizzato rischiano di perdere la fede. E' la sostanza dell'allarme contenuto nel messaggio del Papa per la 98esima giornata mondiale del migrante e del rifugiato (15 gennaio) diffuso oggi dal Vaticano.
"I migranti che hanno conosciuto Cristo e l'hanno accolto non di rado sono spinti a non ritenerlo più rilevante nella propria vita, a perdere il senso della fede, a non riconoscersi più come parte della Chiesa e spesso conducono un'esistenza non più segnata da Cristo e dal suo Vangelo", afferma Benedetto XVI nel testo che quest'anno ruota attorno al tema 'Migrazioni e nuova evangelizzazione'.
"Cresciuti in seno a popoli marcati dalla fede cristiana, spesso emigrano verso Paesi in cui i cristiani sono una minoranza o dove l'antica tradizione di fede non è più convinzione personale, né confessione comunitaria, ma è ridotta ad un fatto culturale.
Qui - sottolinea il Papa - la Chiesa è posta di fronte alla sfida di aiutare i migranti a mantenere salda la fede, anche quando manca l'appoggio culturale che esisteva nel Paese d'origine, individuando anche nuove strategie pastorali, come pure metodi e linguaggi per un'accoglienza sempre vitale della Parola di Dio".
"Il nostro tempo - scrive ancora il Papa - è segnato da tentativi di cancellare Dio e l'insegnamento della Chiesa dall'orizzonte della vita, mentre si fanno strada il dubbio, lo scetticismo e l'indifferenza, che vorrebbero eliminare persino ogni visibilità sociale e simbolica della fede cristiana".

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1 commento:

nonno ha detto...

Mi dispiace per una volta smentire Sua Santità, ma per come stanno le cose, temo che l'annuncio sia piu' occasione per loro nei nostri confronti che non per noi