martedì 11 ottobre 2011

L'area ex Sir di Lamezia Terme è ora intitolata a Benedetto XVI (Izzo)

PAPA: L'AREA EX SIR DI LAMEZIA TERME INTITOLATA A BENEDETTO XVI

Salvatore Izzo

(AGI) - Lamezia Terme, 11 ott. -

Ha cambiato nome l'area dove il Papa, domenica scorsa, ha celebrato la messa davanti a 40 mila fedeli, primo atto della sua visita in Calabria.
D'ora in poi questa spianata in riva al mare, tempio delle illusioni infrante di uno sviluppo mai avviato, si chiamera' "Area industriale Benedetto XVI".
"Si puo' dire - commenta Avvenire - che un primo risultato concreto il viaggio del Pontefice a Lamezia Terme e Serra San Bruno l'abbia ottenuto in tempo reale. Ma il cambiamento che Papa Ratzinger ha auspicato per la Calabria, durante le 11 ore della sua permanenza, e' ben piu' radicale e profondo".
Per il quotidiano della Cei, "le parole del Pontefice vanno ben oltre l'orizzonte calabrese. E offrono a tutto il Paese, oggi piu' che mai impantanato in una crisi di senso (prima ancora che politica ed economica), la bussola per tornare a sperare in un "futuro migliore". "E' un'indicazione di sostanza - spiega il vaticanista Mimmo Muolo - quella di Papa Ratzinger, anche se paradossalmente si esprime con l'immagine evangelica del vestito nuziale che parrebbe rimandare di piu' alla forma. Ma proprio qui e' il paradosso. In una societa' in cui il look e' tutto o quasi, il Papa, Vangelo alla mano, ricorda che l'unica maniera di essere fashion agli occhi di Dio e' vestire l'abito buono griffato da quel particolare 'stilista' che e' la carita': una regola che vale per tutti, anche e soprattutto per coloro che gia' posseggono il pass della fede per entrare alla festa".
Per Avvenire, "questo significa che la fede, senza la carita', non basta. E che bisogna improntare alla legge dell'amore non solo i rapporti interpersonali ma tutto l'agire politico, economico e sociale".
"Il Papa ha dato veramente una boccata di speranza alla nostra terra", sottolinea da parte sua ai microfoni della Radio Vaticana il vescovo di Lamezia Terme, Luigi Antonio Cantafora, rilevando che i calabresi hanno visto il Papa "come qualcuno che ha dato una spinta a rinnovarsi, uno scatto di novita'" perche' "ha parlato in positivo, senza dimenticare i problemi".
Secondo il presule, "a spinta che ha dato il Santo Padre e' stata quella di non cedere al pessimismo e alla rassegnazione, di andare avanti affrontando con grande forza tutti i problemi, perche' la Calabria ha le risorse per poter affrontare realmente questa congiuntura storica, in cui abbiamo bisogno di lavoro, di legalita', di pace. Ha esortato, dunque, tutti ad andare avanti e a non arrestarsi di fronte alle difficolta', ma ad affrontarle con un atteggiamento positivo".

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