Benedetto XVI ha ricevuto ieri in udienza a Palazzo apostolico, tra gli altri, lo scrittore e germanista Claudio Magris, accompagnato dalla moglie, la scrittrice Jole Zanetti. Benedetto XVI ha voluto ringraziare personalmente Claudio Magris per aver accettato di presentare alla stampa la seconda parte di «Gesù di Nazaret». Il grande germanista, scrittore e docente dell’Università di Trieste, aveva notato, durante l’incontro, la «forza» con cui è resa l’angoscia del Getsemani, e aveva aggiunto che «se il Papa ci avesse rivelato cose lontane da noi, non ci potrebbe interessare, se il Cristo del giardino degli ulivi fosse stato un eroe, un superuomo, avrei poco da chiedergli, lo sentirei lontano, potrei tutt’al più ammirarlo». Invece, Gesù che vince l’angoscia non per «miracolo» ma per sua propria forza e volontà, «può aiutare ciascuno di noi, anche chi affronta difficoltà non epocali».
Per questo, ha detto Magris, può essere un aiuto per riflettere anche per i non credenti.
© Copyright Avvenire, 12 marzo 2011
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