GIOVANI: CROCIATA(CEI), IMITATE CALABRESI, MORO E BACHELET
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 12 mar.
"Vittorio Bachelet, Aldo Moro, Luigi Calabresi, che hanno pagato con la vita il loro agire da cristiani" morendo per mano di giovani terroristi rossi, sono stati indicati oggi dal segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, ai ragazzi italiani impegnati nel Servizio Civile, sottolineando come sia eroica nei fatti anche "la testimonianza operosa e pacifica che migliaia di giovani hanno saputo dare al nostro Paese in un tempo drammatico".
"Il servizio civile degli obiettori di coscienza, ieri, cosi' come quello dei giovani volontari, oggi, costituisce - ha detto il vescovo intervenendo all'ottavo incontro nazionale promosso dal Tavolo ecclesiale sul servizio civile, raggruppamento di organizzazioni ed enti coordinato dalla Caritas italiana - un prezioso patrimonio, un luogo in cui, soprattutto grazie a Caritas italiana, la Chiesa si e' fatta prossima al mondo giovanile, indicandogli la strada del servizio e della pace". Infatti, "la scelta di indicare il rifiuto delle armi e il servizio agli altri come possibilita' di un modo diverso di vivere, appare oggi con chiarezza come una straordinaria testimonianza evangelica ed ecclesiale. Un segno di contraddizione e, insieme, una scelta educativa, espressione di un modo diverso di concepire e vivere la costruzione del bene comune".
"Il nuovo servizio civile resta - scrive nell'occasione l'Osservatore Romano - uno spazio d'incontro e di crescita". "Uno spazio alternativo - spiega il giornale vaticano - non piu' e non solo alla scelta del servizio militare, ma ad alcuni pretesi 'valori' di questo mondo, indicando sempre un'idea non individualistica della propria vita, aperta agli altri, capace di mettersi a servizio, di confronto, di dialogo, in un tempo segnato anche da grandi sfide come, per esempio, quella migratoria". Di qui, la preoccupazione per il "progressivo inaridimento degli spazi offerti ai giovani per forme di educazione alla cittadinanza e al servizio". E per i tagli, previsti nella legge di stabilita' approvata a fine 2010, che "prefigurano un'ulteriore diminuzione del numero di volontari".
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7 commenti:
Vorrei ricordare a monsignor Crociata che ci sono due persone italiane da aggiungere a quell'elenco.
La prima è Giorgio Ambrosoli, martire della legge e dell'onestà in un paese dove una parte degenere della classe politica cattolica lo abbandonò alla delinquenza mafiosa. L'altro è don Lorenzo Milani, martire di Cristo per cui ha sacrificato tutta la sua vita nell'obbedienza alla Chiesa, che nei suoi confronti ha sbagliato.
ciao
r
Va benissimo Calabresi, ma due cattocomunisti come Moro e Bachelet - pace alle anime loro - assolutamente no!
Imitare coloro che hanno portato il cattolicesimo italiano allo sfascio e lo hanno consegnato alla sinistra comunista e criminale fallita sconfitta dalla storia responsabile di inenarrabili crimini.Ora abbiamo capito chi è che rema contro il Santo Padre e chi è a capo della Gran Loggia...
Meglio imitare Andreotti e Sindona?
Mons crociata farebbe bene a mettere come esempio non solo gli storici"cattolici adulti" ma il suo conterraneo e niente meno vicino di casa Rosario Livatino.
Forse questo "martire della giustizia" come lo ebbe adefinire Wojtila non fece cose grandi da stravolgere il messaggio cristiano ma in punta di piedi fu obbediente come Gesù nel portare nella solitudine delle Istituzioni la croce, fino alla morte. Abbiamo bisogno di questi cattolici più che di altri....con tutto il rispetto che meritano mah..... preferisco Rosario
Fare politica con persone morte. Qui si leggono commenti agghiaccianti.
gran rispetto per queste personalità. ma ci sono tante persone meno famose e ricordate che hanno dato la vita per la fede e la vita nell'esempio del bene per gli altri. La Chiesa è queste che dovrebbe ricordare di più, alla commemorazione dei personaggi famosi ci pensano già in tanti...
Scusatemi, ma io di messaggi politici travestiti da fede non ne posso più, da sinistra come da destra
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