La morale naturale di un Papa fuori dagli schemi
ANDREA TORNIELLI
Le parole pronunciate ieri mattina da Benedetto XVI sulla necessità per l’uomo di adottare uno stile di vita che salvaguardi l’ambiente, sostenendo la ricerca di energie pulite, rispettose «della creazione e innocue per gli esseri umani», sono state accolte con grande favore da molti ambienti, anche a motivo dell’imminente scadenza referendaria sul nucleare.
Ratzinger si rivolgeva ai nuovi ambasciatori di Moldova, Guinea Equatoriale, Belize, Siria, Ghana e Nuova Zelanda, ma le sue parole non rappresentano certo una novità, dato che più volte il Papa ha affrontato l’argomento della salvaguardia del creato e dell’urgenza per l’uomo di non farsi dominare dalla tecnologia. Tema peraltro attualissimo dopo quanto è accaduto in Giappone.
Domenica scorsa, da Zagabria, di fronte ai fedeli croati, il Pontefice aveva parlato della famiglia, indicando l’importanza della «qualità delle relazioni con le persone, e i valori umani più profondi», e l’insegnamento cristiano su matrimonio e sessualità.
Non aveva pronunciato condanne o anatemi, ma soltanto proposto, anzi, riproposto, il messaggio evangelico.
Provocando reazioni e sollevando critiche piuttosto forti, anche a motivo dell’abitudine italiana di leggere le parole del Pontefice sempre e comunque legate alle nostre beghe politiche.
Ma al di là delle critiche di ieri al Papa che invitava i fedeli cattolici a non scegliere le convivenze come modello per la realizzazione della propria vita affettiva, e al di là degli osanna di oggi al Papa ecologista che parla di energia pulita, ciò che emerge ancora una volta è la complessità della figura di Benedetto XVI.
Un Papa non richiudibile all’interno degli schemi o delle etichette di tradizionalista-progressista. Un Papa che tiene insieme con un unico filo rosso il discorso di domenica sulla famiglia e quello «ecologico» di ieri, nel segno del rispetto dell’ordine della creazione. Ratzinger considera il degrado dell’ambiente come una delle conseguenze implicite della scristianizzazione e della perdita di coscienza dell’aspetto cosmologico della fede, mostrando in questo una sensibilità molto vicina a quella delle Chiese ortodosse.
Quando parla di famiglia, come quando parla di ambiente, lo fa sulla base della morale naturale, in dialogo con tutti, cosciente che per la sopravvivenza dell’umanità è necessario coniugare «la tecnologia con una forte dimensione etica», e uno stile di vita sobrio «che rispetti l’alleanza tra uomo e natura».
© Copyright La Stampa, 10 giugno 2011 consultabile online anche qui.
venerdì 10 giugno 2011
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9 commenti:
Complimenti a Tornielli.
Oggi parla alla Moldavia. Domenica in Croazia invece pensava a Milano...
Buongiorno Sonny, sono d'accordo, ma non tutti hanno abbastanza intelligenza e libertà interiore per capire....
da pastore della Chiesa universale il Papa parla a tutti, oggi come domenica, dal polo nord al polo sud
Va bene parla a tutti: ma in definitiva al netto delle strumentalizzazioni e dei fraintendimenti cosa ha detto Benedetto?? Quali sono le energie pulite, cosa devo votare Domenica??
Si vede che io non ho abbastanza intelligenza per capire, ma ha detto qualche cosa che deve guidare il mio agire e decidere o ha detto così per parlare??? Altrimenti decido di testa mia e tanti saluti.
Si deve sempre decidere con la propria testa.
Il Papa non ha mai detto e non dira' mai chi o che cosa votare.
R.
Non ho detto che deve dare indicazioni di voto, ma se uno lo sente parlare di catastrofi recenti, ecologia ed energia pulita si fa influenzare no??? O l'energia pulita va bene solo in Guinea??
cosa vuoi esattamente, anonimo?
Forse non tutti sanno che il Vaticano è lo stato più verde del mondo, grazie all'utilizzo di pannelli fotovoltaici che coprono il fabbisogno .... non c'è altro da aggiungere
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