venerdì 24 giugno 2011

Il Papa riceve in Vaticano il capo del governo del Montenegro per la sigla dell'Accordo di base tra la Santa Sede e lo Stato balcanico

Il Papa riceve in Vaticano il capo del governo del Montenegro per la sigla dell'Accordo di base tra la Santa Sede e lo Stato balcanico

Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina in udienza il capo del governo del Montenegro, Igor Lukšić, giunto in Vaticano per la firma dell’Accordo di Base che fissa il quadro giuridico dei rapporti tra il Paese balcanico e la Santa Sede. In particolare, spiega una nota della Sala Stampa Vaticana, l’Accordo “riguarda il riconoscimento della personalità giuridica pubblica della Chiesa cattolica e delle sue principali istituzioni nell’ambito della società civile e suggella le ottime relazioni tra la Santa Sede e il Montenegro, stabilitesi fin dall’inizio dell’indipendenza del Paese”. Il testo dell’Accordo – che entrerà in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica – riguarda nello specifico la libertà e indipendenza nell’attività apostolica della Chiesa nel Paese e la regolazione delle materie di competenza specifica, nonché la libertà di culto e di azione nei campi culturale, educativo, pastorale e caritativo. Il testo si sofferma anche sulla gestione dei Seminari, come anche l’assistenza spirituale alle Forze Armate, nelle prigioni e negli ospedali.

La firma sull’Accordo di base a nome della Santa Sede è stata posta dal cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, mentre per il Montenegro è stato lo stesso capo dell'esecutivo del Paese, Igor Lukšić, a siglare il documento. Nel corso delle conversazioni fra loro intercorse, c’è stato – prosegue la nota della Sala Stampa – “un fruttuoso scambio di opinioni su alcuni temi di attualità internazionale, nella prospettiva dell’integrazione europea ed euro-atlantica, soffermandosi sull’impegno del governo montenegrino per promuovere la pace e l’equilibro fra le popolazioni e le confessioni religiose presenti nel Paese. Inoltre, è stata confermata la volontà di proseguire il dialogo costruttivo sui temi di interesse comune per la Chiesa e per lo Stato”.

Nel ricordare come nel 2006 la Santa Sede abbia riconosciuto il ritorno del Montenegro nella comunità Internazionale e quindi stabilito relazioni diplomatiche, il cardinale Bertone ha affermato nel suo discorso come, nei mesi scorsi, si sia “costatato con piacere il largo consenso politico” riguardo al documento. “La speranza – ha detto – è che ora si possa procedere presto alla discussione in parlamento e alla ratifica”. Il segretario di Stato ha voluto anche sottolineare come la Chiesa cattolica non ricerchi “privilegi, tantomeno a scapito delle altre confessioni”, ma intenda “semplicemente a definire il quadro giuridico dell’attività della Chiesa cattolica e dei suoi rapporti con l’Autorità civile, nel quadro del bene comune del Paese”. “E’ vivo desiderio della Sede Apostolica – ha concluso – che l’Accordo ispiri anche una rafforzata comprensione reciproca e una collaborazione ancora più fruttuosa tra le comunità religiose, per il bene del Paese in questa fase importante della sua storia”. (A cura di Alessandro De Carolis)

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