La Procura revoca il sequestro di 23 milioni dello Ior
ROMA - La procura di Roma ha dissequestrato i 23 milioni di euro dello Ior, la banca del Vaticano, depositati in due conti aperti presso il Credito artigiano (20 milioni) e la Banca del Fucino (3 milioni) e ritenuti oggetto di movimentazione sospetta. I conti erano stati bloccati lo scorso 17 settembre dal gip del tribunale di Roma, Maria Teresa Covatta, su richiesta del procuratore aggiunto Rossi e del sostituto Fava nell' ambito di un' inchiesta su presunte omissioni legate alle norme antiriciclaggio da parte della banca vaticana che vede indagati il presidente dello Ior, Ettore Gotti Tedeschi, e il direttore generale Paolo Cipriani. Tra i motivi del dissequestro c' è l' emanazione da parte del Vaticano di una legge sulla «prevenzione e il contrasto del riciclaggio dei proventi di attività criminose» e l' istituzione di un' Autorità di informazione finanziaria. Soddisfatto il Vaticano per la decisione che «conferma la correttezza con cui vuole operare lo Ior», ha riferito padre Federico Lombardi, portavoce della Santa Sede.
© Copyright Repubblica, 2 giugno 2011 consultabile online anche qui.
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