lunedì 6 giugno 2011

Lo "strano" caso del cardinale arcivescovo di Milano difeso dai media che contano e dalla stampa cattolica. Trattamento di favore mai riservato al Papa. Un motivo ci sarà...

Cari amici, non avrei voluto occuparmi di questa vicenda, ma il blitz nella chiesa di Milano mi obbliga a spendere due parole, quelle due parole che l'arcivescovo di Milano non ha ritenuto di esprimere come solidarieta' ad un parroco della sua diocesi.
Nei giorni scorsi "Il Giornale" ha piu' volte espresso riserve sul comportamento del card. Tettamanzi accusandolo di avere fatto campagna elettorale per il sindaco Pisapia.
Non entro nel merito della vicenda perche' non mi interessa. Noto pero' l'atteggiamento dei media laici e della stampa cattolica.
Dopo un primo articolo di Sallusti, pronta la vivace reazione del direttore di Avvenire.
Segue un editoriale di Mario Giordano seguito immediatamente da un'altra appassionata difesa da parte del quotidiano dei vescovi. Oggi Magdi Cristiano Allam rivendica il diritto di criticare il vescovo di Milano e magari domani ci sara' una terza levata di scudi.
La stampa laica (in prima linea Repubblica e Corriere ma anche gli altri quotidiani e tutte le agenzie) non e' stata a guardare mettendosi l'armatura a difesa del card. Tettamanzi. Tutti per uno, uno per tutti.
E' di qualche minuto fa la reazione di Famiglia Cristiana.
Beh, il cardinale e' molto fortunata ad avere tanti avvocati difensori.
Non c'e' bisogno che dica nemmeno una parola, lo fanno altri per lui.
Nulla di male! E' giusto, direi doveroso, che il quotidiano dei vescovi difenda un vescovo.
Non ricordo pero' reazioni cosi' appassionate quando ad essere sotto tiro e' stato ed e' il Santo Padre.
L'anno scorso la stampa cattolica non si preoccupava di rispondere in modo cosi' capillare a quanto scrivevano i giornali laici.
Vabbe'...in fondo il Papa non ha bisogno di avvocati difensori perche' risponde con i fatti alle accuse, tuttavia sarebbe stato bello vedere tanta passione anche per la Sua persona.
In fondo parliamo del Papa. Anche Benedetto XVI e' un vescovo...si'...il vescovo di Roma!
E scusate se e' poco!

R.

20 commenti:

raffaele ibba ha detto...

Raffa,
a Benedetto nessuno ha mai scritto che è un vescovo comunista e islamico.
L'attacco a Tettamanzi è brutale, molto più diretto di quelli rivolti al papa.
Benedetto XVI si è difeso bene nel silenzio e nella tranquillità di quello che fa e faceva. E comunque è sempre stato rispettato nel suo ruolo e nel suo compito.
Ma il cardinale arcivescovo di Milano, in corso di dimissioni peraltro, subisce attacchi di stampo nazista, cioè del tipo di quelli che Goebbels faceva fare contro i suoi avversari politici.
Temo ci sia molto di più che il solo cardinal Tettamanzi. Temo ci siano assetti di potere in Italia, paese dove i sicofanti abbondano.
ciao
r

Anonimo ha detto...

Quando si muovono tutte queste cose subito prima di un cambio - in questo caso la sostituzione del Dionigi - vuol dire che, nonostante le boiate mediatiche sparate a destra e a manca, lo Spirito Santo sta' preparando una sorpresuccia niente male. :)
C'e' solo da pregarci su, visto che la nomina del Vescovo di Milano non dipende dalle testate editoriali ma da B16.

Raffaella ha detto...

Ciao Raffaele, non vorrei ripetere gli epiteti e gli insulti rivolti al Papa in questi sei anni e, in particolare, lo scorso anno.
R.

Ambrosiano, ma cattolico ha detto...

E' quello che ho sempre sostenuto: Avvenire, Famiglia Cristiana, Jesus, e aggiungerei anche Telenova, Sat 2000...sono tutte a sostenere l'antipapa, cioè l'arc di Milano, e non sono media CATTOLICI, ma di tipo eretico, chiaramente ispirate al PELEGIANESIMO.

Ambrosiano, ma cattolico ha detto...

Scusate, ho sbagliato a scrivere: PELAGIANESIMO

Anonimo ha detto...

@raffaele

ma dove eri in questi anni? quando testate giornalistiche di tutte le sponde trascinavano Benedetto XVI nel fango per colpe non sue?
Dove erano avvenire ecc.?
Appena toccano però uno vescovo, subito partono le difese d´ufficio.

@Raffaella
Tettamanzi ha gli sghei, il controllo della fondazione torniolo, che controlla università, policlinico gemelli: influenza finanziaria e non solo. La diocesi di Milano ha 5 milioni di abitanti e circa 1108 parrocchie!!, più del triplo della diocesi di Roma. Ora che i vescovi si considerano, senza dirlo apertamente, pari al Papa, quello più ricco e con più fedeli conta di più. Senza dimenticare che Tettamanzi parla e predica lo stesso cristianesimo della maggior parte dei vescovi e preti italiani: quello del "siamo tutti uguali", "viva la raccolta differenziata", "abbasso la povertà", "accogliamo i nostri fratelli musulmani", "cristo chi?"...
Stamani mi ha fatto riflettere il verso di S. Matteo 5: se il sale perde il suo sapore non è buono a nulla se non ad essere gettato fuori e calpestato dagli uomini (citato a memoria, quindi impreciso): quanto ancora dobbiamo allontanarci da Cristo per essere come il sale che perde sapore e viene gettato via e calpestato dagli uomini?

jacu

gemma ha detto...

scusa Raffaele, ma non mettiamoci a fare confronti tra accuse che non ne usciamo. A Benedetto hanno dato del nazista e del protettore di pedofili, vedi te qual'è meno brutale...e gli attacchi gli sono arrivati dal New York Times e non dal Giornale. Per non parlare dei tempi del discorso di Ratisbona. Dobbiamo allora chiamare in causa gli assetti di potere mondiale per analizzarli?
Poco mi entusiasmano le battaglie politiche, poichè fatico molto ad identificare qualunque uomo politico con un nuovo messia. E al riguardo, farebbero bene a prestare cautela anche i pastori della Chiesa, secondo me. Questa notizia di quanto accaduto a Milano credo che abbia bisogno di qualche chiarimento in più, sulle dinamiche e sulla matrice. Le esternazioni di Tettamanzi a difesa delle parti sociali deboli sono legittime, e se finiscono nel calderone elettorale, pazienza, accade un pò a tutti i temi della Chiesa, da destra o da sinistra, ma la difesa del cardinale non mi esce particolarmente appassionata, e non ho problemi a dirlo. Che alcuni temi gli siano più cari di altri è innegabile, che siano quelli condivisi da certi organi di stampa, satiri e vignettisti solitamente poco bonari col Papa e altri vescovi è altrettanto innegabile. Così come difficilmente qualcuno titolerà di sue posizioni contro le coppie di fatto, l'aborto o l'eutanasia, visto che su certi temi difficilmente si pronuncia nettamente, o forse quando lo fa non ce lo raccontano o la voce è talmente flebile che non sentiamo. E ad essere sincera fino in fondo, quando un vescovo sponsorizza troppo una moschea e il multiculturalismo che in fondo nega Cristo, la cosa mi disorienta un pò. I musulmani devono avere un luogo legittimo dove pregare, la Chiesa non deve opporsi a questo, ma che sia lo Stato ad occuparsene

Anonimo ha detto...

ora le parrocchie sono meno perché sono state create le superparrocchie per mancanza di preti.
ci sono tante chiese ma che siano piene è un'utopia.
serve un vescovo con i fiocchi,meglio che se teologo e apolitico.

Fabiola ha detto...

Sottoscrivo in toto il post di Gemma.
Il mio Arcivescovo dovrebbe chiedersi se i comportamenti dei "suoi", in questa campagna elettorale, oltre a certe sue esternazioni, non abbiano peccato almeno di imprudenza. E' inevitabile che una presa di posizione così esplicita e corale, da parte di una curia quasi al completo in una contesa partitica, generi posizioni sguaiate della parte avversa. Se si scende direttamente in campo non si può evitare di prendere qualche calcio.
Comunque la sua posizione è confortata, addirittura vezzeggiata, da gran parte degli organi di stampa, cattolici e laicissimi. Avvenire arriva buon ultimo.
Riconosco che nessuno dovrebbe censurare se stesso per timore di essere strumentalizzato ma, in qualche caso, l'impressione della ricerca di un certo tipo di consenso mi è parsa addirittura ostentata. Vedi le catechesi quaresimali intervistato da giornalisti/e trendy. L'anno scorso persino Gad Lerner. Tutto lecito, per carità, ma spesse la forma decide della sostanza.
Quanto ad un futuro Vescovo di Milano "apolitico" credo che non centri la questione.
il card. Caffarra che pur avrà le sue propensioni politiche, durante le campagne elettorali, è uso richiamare severamente tutto il suo clero a non prendere posizioni a favore o contro le forze in campo.
Comunque sembra che il card. Tettamanzi e la sua curia un risultato positivo per la Chiesa italiana lo abbiano ottenuto: non c'è più traccia delle grida e alti lai sulle ingerenze indebite del potere clericale.

Anonimo ha detto...

Raffaele mi domando dove tu fossi nel settembre 2006 o nel gennaio 2008, per fare due esempi, per sostenere che Papa Benedetto
è rispettato nella sua missione di Vicario di Cristo. Digita "discorso di Ratisbona" o "visita alla Sapienza" e vedrai quanto rispetto circonda il Papa dentro e fuori la Chiesa, soprattutto dentro, purtroppo. Il card. Tettamanzi mi l'effetto di un muro di gomma e il generale plauso e sostegno incondizionato che riceve dalla stragrande maggioranza dei media cattolici, taccio di quelli laici, a differenza del Papa verso il quale c'è freddezza e scarsa simpatia, mi fa sorgere domande. Non è troppo politically correct, un po' troppo attento a trovarsi sempre dalla parte giusta, poco attento verso la sensibilità dei vari fedeli della sua diocesi? Milano ha bisogno di un vero pastore attento a tutti, capace di andare controcorrente, come insegna il nostro Papa, anche a costo di perdere in consensi.
Alessia

laura ha detto...

Cara Raffaella, sappiamo come vanno le cose da sempre, purtroppo. Ho letto il commento di Magdi Cristiano Allam e lo condivido in pieno. Dobbiamo avere il coraggio di appoggiare in primo luogo il Primo dei vescovi.

Raffaella ha detto...

Per l' "Anonimo" provocatore i cui commenti non vengono piu' pubblicati: tieni per te le offese.
R.

raffaele ibba ha detto...

Vabbè.
Non stiamo a fare l'elenco degli insulti, questo è vero.
Raffa, ammetto l'errore.
Ma allora ci sono due cose da notare.
La prima è quella che nota Anonimo.
Cioè si tratta di una forma di pressione su Benedetto XVI e sulla Congregazione dei vescovi. Quanto realistica, quanto capace di incidere sulle scelte, quanto dentro uno spirito di ascolto di quello che succede nel mondo e nella chiesa ... beh, questo ognuno lo valuti da sé.

La seconda è che i media sono diventati "strumenti di guerra" ed i cattolici ed i cristiani ci stanno dentro alla grande, purtroppo.
Ovvero, meditiamo sulla preghiera del papa di giugno per l'apostolato della preghiera.
Infine, la Chiesa non è una organizzazione democratica, ma neppure è una oligarchia o una monarchia con una "gerarchia naturale" per cui a capo ci sta chi comanda "naturalmente" ed a basso ci sta chi obbedisce "naturalmente".
La Chiesa cristiana è il corpo di Cristo, ed il Regno di Cristo in terra. Gesù Cristo è il nostro Re, un Re il cui unico trono in terra è una croce di legno e che, tuttora, si manifesta a noi nelle forme di un piccolo pane azzimo e di un vinello leggero.
Un Re molto più umile di me, sicuramente. Eppure il mio Re.
Mi piacerebbe un mondo di sorelle e fratelli che pensasse al suo Re sempre in questa condizione di servizio.
Invece Gesù mi serve, mentre dovrei essere io a servire lui.
Ecco.
Ammetto che la "stampa di guerra" laica non è capace di ascoltare questo mistero che io scrivo senza capire, ma che pure tra noi manchi questo ascolto del mistero che è la Chiesa, allora è grave.
L'attacco a Tettamanzi infatti è tecnicamente un "attacco nazista" (o comunista, se preferite, su questo settore della distruzione del nemico lavoravano allo stesso modo): cioè è un puro attacco arbitrario condotto senza alcuno scopo di verità e solo per umiliare offendere disarmare e frantumare l'avversario.
Raffa, Benedetto XVI fu duramente attaccato e teneramente difeso da tutta la stampa cattolica italiana, se non ricordo male, esattamente come lo è Tettamanzi.
Il resto appartiene ad una stampa che non merita d'essere letta.
Per concludere ho una piccola richiesta personale: distinguiamo la destra, liberale e cattolica, dal signor Berlusconi e dai suoi sicofanti.
L'operazione è di correttezza linguistica, innanzitutto, e poi anche etica.

eugenia ha detto...

Condivido interamente il post di Gemma e mi unisco a tutti coloro che hanno chiesto a Raffaele dove è vissuto dal 19 Aprile 2005 fino ad ora...................... FORSE SU MARTE!

Andrea ha detto...

Mi permetto, cari amici, di ripetere ciò che scrissi parecchio tempo fa: finché il sito della Diocesi milanese si intitolerà "Chiesa di Milano", la strada sarà inevitabilmente deviata.
Si tratta, in realtà, della "Chiesa di Dio che è in Milano", non certo di una fantomatica "adunanza dei credenti della popolazione milanese".

Perché? per mille ragioni. La prima che mi viene in mente è che l'appartenenza ecclesiale non è di tipo culturale/volontaristico, bensì di tipo OGGETTIVO: i Battezzati presenti su un territorio sono le Membra di Cristo colà presenti.
Cercando invece la "Chiesa dei consapevoli", si sbocca immediatamente nella "Chiesa degli intellettuali", che poi sono i servi e i padroni dello spirito del Mondo.

Frank ha detto...

Raffa, io non sono tanto d'accordo sul fatto che Benedetto XVI non sia stato difeso adeguatamente da Avvenire. L'ampio dossier "Chiesa e pedofilia" è ancora accessibile sul sito; alla questione preservativo sono state dedicate intere pagine e numerosi editoriali. I servizi dedicati ai suoi viaggi, come questo in Croazia, sono lunghi e dettagliati, la maggior parte dei suoi discorsi sono riportati per intero e non mancano le frecciate verso i media laici che di tutto ciò hanno ritenuto solo "l'attacco contro le coppie di fatto". Pagine e pagine sono dedicate al suo Magistero e alla difesa dei valori che a noi cattolici stanno a cuore, in modo peraltro molto signorile, ben argomentato e mai urlato. Risposte alle castronerie dei radicali non mancano mai. C'è un solo ambito in cui, forse, Avvenire non si è sprecato nella difesa del Santo Padre: le questioni relative alla scomunica dei Lefebvriani e alla S. Messa di S. Pio V. Da qui, però, a dire che per lui non ci sono mai state levate di scudi, il passo mi sembra francamente troppo lungo; è vero il contrario. Buona giornata! ;-)

Anonimo ha detto...

Condivido in pieno i post di Gemma e di Fabiola. Non sono se avete notato, ma il cardinale Tettamanzi viene sempre difeso dai giornali che, per l'area politica di appartenenza, attaccano la Chiesa. Perfino da quel giornale che il giorno successivo all'elezione di Benedetto XVI, aveva simpaticamente definito il nuovo Pontefice come "Il Pastore Tedesco". Perchè il cardinale Tettamanzi non prende pubblicamente posizione sui temi scottanti e importanti (aborto, coppie di fatto, divorzio...) per i quali la Chiesa è sul fronte opposto rispetto a questi giornali (e per i quali viene sempre tacciata di essere retrograda e accusata di ingerenza con lo stato laico, ecc.)? Sarebbe interessante vedere la reazione di questi giornali... Un caro saluto a tutti. Angelo

gemma ha detto...

d'accordo con raffaele sulla destra berlusconiana, ma nemmeno la sinistra progressista può esaurirsi con quella abortista e del diritto alla morte con i cui sostenitori si deve discutere giornalmente. E chi esce allo scoperto per appoggiarla pubblicamente, non può ritenersi esente da critiche, anche da parte dei fedeli. Per me è legittimo esternare, sempre, per chiunque, ma con lo stesso coraggio con cui si esterna, si devono poi accettare le critiche. I vescovi devono difendere i valori, tutti, da quelli sociali a quelli etici, senza appoggiarsi alle fazioni politiche, anche perchè esistono anche i singoli uomini, non i partiti o le ideologie positive in blocco, e può esserci un cattolico rispettoso dei valori a destra come a sinistra. In politica purtroppo il buono non sta mai tutto da una parte
In quanto al Giornale, è sicuramente schierato, ma nazista mi pare troppo. Soprattutto se riferito a Giordano o Magdi Allam. Ricordo certe omelie domenicali di Scalfari contro il Papa o esternazioni anche di sacerdoti su Micromega che ancora mi danno i brividi per la loro faziosità. Per non parlare degli attacchi a Ruini ai tempi del referendum sulla procreazione. E' la stampa, bellezza, direbbe il mio amico passante, e concordo con lui.
E il problema di Milano va sicuramente oltre l'interesse per la diocesi, come ha già fatto notare qulacun'altro, vedi Toniolo

Andrea ha detto...

Il buono, cara Gemma, non sta tutto da una parte; però è lampante che esiste una "parte" (quella, fra l'altro, che storicamente ha inventato la forma "partito") che coltiva e spinge continuamente i cosiddetti valori laicisti e socialisti.
Voglio dire che non c'è il "buono" di per sé, ma esiste il "cattivo" di per sé.
Per convincersene, basta proprio osservare il disastro di "Famiglia Cristiana" (ambiente piemontese-milanese "conciliare") fin dagli anni '70, a incominciare dai "distinguo" sulla morale familiare.

lux ha detto...

Gli attacchi al Papa sono stati pesantissimi più di quelli di Tettamanzi. Anche a GPII non furono risparmiati attacchi di ogni genere! Ricordo che di Lui si disse che era Marxista. Ricordi? Questo Papa rischia la vita col suo parlare e a Lui io do tutta la mia solidarietà.