PEDOFILIA: VESCOVI E SUPERIORI RELIGIOSI A LEZIONE DI PREVENZIONE
Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 18 giu.
Vescovi e superiori religiosi debbono tornare sui banchi dell'universita' - o seguire i corsi via internet - se vogliono davvero "dare una risposta globale agli abusi sessuali su minori commessi da chierici e assicurare la migliore protezione e tutela agli stessi minori".
Ne e' convinto il rettore di una delle piu' prestigiose realta' accademiche cattoliche del mondo, la Pontificia Universita' Gregoriana, padre Francois Xavier Dumortier, che ha presentato oggi alla stampa due importanti iniziative che coinvolgono diversi dicasteri della Santa Sede: il Simposio "Verso la guarigione e il rinnovamento" che avra' luogo nel febbraio 2012 e sara' rivolto a circa 200 tra vescovi rappresentanti delle diverse Conferenze Episcopali e superiori maggiori religiosi provenienti da tutto il mondo, e il nuovo centro di E-learning (apprendimento a distanza) che a partire dalla data del convegno restera' attivo per i successivi tre anni proprio per mettere a disposizione di tutta la Chiesa le migliori pratiche nei programmi di guarigione e tutela.
"Il nostro obiettivo - ha spiegato il gesuita - e' quello di informare sulle risorse umane e intellettuali disponibili per combattere questo fenomeno con una risposta consistente e globale da parte della Chiesa a salvaguardia dei piu' deboli. Tecnicamente e efficacemente vorremmo cosi' contribuire a una risposta globale, con un altro passo in questo cammino lungo e doloroso da portare avanti con impegno e dedizione".
"Questa iniziativa, e' una risposta di condivisone, altamente ecclesiale", ha commentato il promotore di giustizia della Congregazione della Dottrina della Fede, monsignor Charles Scicluna, da cui dipende cioe' la task force vaticana che con le severe norme volute da Papa Ratzinger deve verificare tutte le inchieste sugli abusi avviate nella Chiesa Cattolica. "Vescovi e superiori religiosi - ha ricordato - nella lettera circolare sono indicati come i promotori di una risposta a questo triste fenomeno anche el senso della leadership. Spetta infatti al vescovo diocesano stabilire i parametri per una risposta adeguata, parte essenziale del concetto del bene comune della Chiesa, di cui deve essere principale fattore la protezione dell'ambiente a salvaguardia dei minori, cui si possa garantire le condizioni di una maturazione sessuale sana".
Accanto alla lotta agli abusi e all'opera fondamentale di assistere le vittime, per monsignor Scicluna e' indispensabile "educare la comunita' ecclesiale cominciando dal clero - aspetto di cui l'apporto della Gregoriana diventa parte integrante della prevenzione - ma serve anche un'educazione della base, rivolta alle famiglie e anche direttamente ai bambini, che sia proporzionata e adeguata alla loro eta'. Tutto questo - ha detto - aiuta a creare un ambiente dove sara' piu' facile riconoscere e prevenire l'abuso di potere a sfondo erotico, un peccato ma anche un delitto canonico da perseguire e un crimine in ambito civile da reprimere".
Le parole "guarigione e rinnovamento" evocate dal titolo del Simposio rimandano direttamente alla Lettera Pastorale di Benedetto XVI ai cattolici d'Irlanda del marzo 2010 dove il Papa, considerando la gravita' di quelli che definiva "atti peccaminosi e criminali" e la risposta spesso inadeguata della Chiesa, proponeva appunto un "cammino di guarigione, rinnovamento e riparazione".
"Il Simposio di febbraio - ha spiegato il vicerettore della Gregoriana padre Hans Zollner. - vuole dunque essere una risposta, un importante contributo concreto di grande qualita' alla Lettera circolare, pubblicata dalla Congregazione per la dottrina della fede il 16 maggio scorso, diretta alle Conferenze episcopali di tutto il mondo per aiutarle a preparare (o a rivedere) le linee guida per affrontare i casi di abusi sessuali su minori commessi da chierici nelle loro diocesi. Linee guida, che come ricordava il cardinale Joseph Williams Levada nella lettera che accompagnava la Circolare, dovrebbero essere inviate alla CDF entro il mese di maggio 2012".
L'iniziativa della Gregoriana, cioe', mira a "formulare e diffondere le migliori pratiche per intervenire con rapidita' ed efficacia in caso di abusi, ma anche a consentire lo sviluppo e la diffusione in tutta la Chiesa di una cultura dell'ascolto e della guarigione".
E gli organizzatori sottolineano in una nota che la volonta' che lo ispira e' quella di "proteggere i più' deboli, aiutare e ascoltare le vittime creando una cultura di salvaguardia e ascolto. Dare voce alle vittime, analizzare e imparare le migliori pratiche per prevenire gli abusi sessuali su minori all'interno della Chiesa, il dovere morale e giuridico di ricercare la verita' in queste vicende, la selezione e la formazione dei candidati al sacerdozio, le riflessioni teologiche su questi casi, il ruolo di guarigione e rinnovamento che la Chiesa deve assumere per reagire a quelli che Benedetto XVI ha definito inqualificabili crimini".
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