Benin: i vescovi invitano Benedetto XVI a chiudere l’Anno giubilare nel Paese
La Conferenza Episcopale del Bénin ha deciso di affidare a Papa Benedetto XVI la chiusura dell’anno giubilare, aperto il 18 aprile del 2010 per ricordare i 150 anni dell’evangelizzazione del Paese.
Essa si terrà, quindi, tra il 18 e il 20 novembre, giorni in cui il Papa sarà a Cotonou per consegnare all’Africa il testo dell’Esortazione del secondo Sinodo della Chiesa per l’Africa sul tema: ”La Chiesa in Africa al servizio della giustizia, della riconciliazione e della pace”. Il frutto più confortante di questi anni è senz’altro “l’indigenizzazione” della Chiesa locale di cui fa parte il 23% della popolazione (8 milioni di abitanti), distribuita in 10 diocesi e 312 parrocchie, guidata da 11 vescovi e da circa mille sacerdoti diocesani, 224 dei quali impegnati all’estero. Per quanto riguarda le vocazioni alla vita consacrata, in questo secolo e mezzo sono sorte nel Paese sette congregazioni femminili (di cui una contemplativa) e una maschile, per un totale di 794 religiose e 21 religiosi. Il primo istituto fu fondato nel 1914; l’ultimo nel 2006. Alcune fondazioni derivano dal primo istituto di suore arrivate nel Bénin nel 1877, le Soeurs Notre-Dame des Apôtres; altre dai missionari della Société des Missions Africaines, primi missionari nella nazione; altre, infine, dallo zelo di alcuni vescovi indigeni, specialmente dopo il Concilio Vaticano II, che raccomandò la fondazione di Congregazioni autoctone per lo sviluppo delle chiese locali e l’inculturazione del cristianesimo nelle varie comunità. “Dopo 150 anni di evangelizzazione - ha detto mons. Antoine Ganyé, presidente della Conferenza episcopale - la Chiesa sta crescendo nelle sue diverse manifestazioni, e noi dobbiamo ringraziare i missionari che ci hanno fatto conoscere il Vangelo, rallegrandoci perché ci hanno educato nella fede che ha fatto della nostra gente una grande famiglia di credenti”. (A cura di padre Egidio Picucci)
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1 commento:
visto che è stata data la notizia della parrocchia sismatica, ecco la notizia della marcia indietro (che non sarà data sicuramente con la stessa evidenza)
http://www.kath.net/detail.php?id=32340
se devo dire la verità, avendo letto, ma con il rachitico traduttore, la dichiarazione del consiglio parrocchiale non mi era sembrata così atroce, anche se retorica e ambigua, anzi candidata a essere ambigua. Insomma credo che lo scandalo li abbia fatti rinsavire, almeno apparentemente.
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