Vaticano/ Tauran: A Assisi ciascuno pregherà secondo propria fede
Il 27 ottobre nel 25esimo dell'incontro voluto da Wojtyla
La giornata di incontro tra rappresentanti delle diverse religioni che si svolgerà ad Assisi il prossimo 27 ottobre, alla presenza del Papa e nel 25esimo anniversario del primo incontro interreligioso del genere, "comporterà momenti di preghiera, intesa come dialogo di ogni credente con Dio o con l'Assoluto, ciascuno secondo la propria tradizione religiosa o la sua ricerca della verità": lo precisa il cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio consiglio per il Dialogo interreligioso.
Nei precedenti incontri di Assisi, presieduti da Giovanni Paolo II, non tutti, a partire dall'allora cardinale Ratzinger, condivisero l'idea di un momento di preghiera comune. "La preghiera sarà un elemento portante della Giornata del 27 ottobre", afferma il porporato francese in un intervento sull''Osservatore romano'. "Il viaggio da Roma ad Assisi, pur essendo un'occasione di conoscenza reciproca e di dialogo informale tra i partecipanti, potrà essere anche un tempo di riflessione e di preghiera. Un momento di preghiera personale e di riflessione seguirà il pranzo condiviso nel segno della fraternità e della frugalità. Il cammino-pellegrinaggio pomeridiano in silenzio verso la basilica di San Francesco, offrirà anch'esso spazio alla preghiera e alla meditazione personale. Per i cattolici, significativa sarà la veglia di preghiera presieduta dal Santo Padre con i fedeli della diocesi di Roma nella basilica papale di San Pietro, la sera precedente". Inoltre, "nella Giornata del 27 ottobre, non mancheranno gli spazi di dialogo, sia formali che informali. Il primo momento, formale, sarà costituito dalla commemorazione dell'incontro del 1986 (per la pace del mondo, ndr.), come pure di quelli del 1994 (per la pace nei Balcani, dnr.) e del 2002 (per la pace nel mondo dopo gli attentati dell'11 settembre, ndr.) e da un approfondimento del tema della Giornata: Pellegrini della verità, pellegrini della pace. Oltre al Santo Padre, interverranno esponenti di alcune delle delegazioni presenti. Un significativo momento di dialogo sarà pure costituito dall'adesione all'impegno preso il 24 gennaio 2002 a favore della pace. Tutti rinnoveranno gli impegni manifestati quel giorno: 'Ci impegniamo a...'. Il contenuto di tale 'Decalogo' si è dimostrato profetico e conserva ancora oggi tutta la sua attualità".
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1 commento:
Speriamo che ognuno preghi per conto suo perché Cristo non ha mai convocato i discepoli di Zeus,di Osiride,dei Gatti egiziani e degli strangolagalli...
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