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11 commenti:
Credo che se sia vera solo la metà delle cose che vengono scritte in questo contributo, sarebbe bene che il Vaticano chiuda la sua rappresentanza in Irlanda, cacci l´ambasciatore irlandese e denunci Kenny.
jacu
Piu' giorni passano e piu' la risposta del Vaticano diventa assolutamente inutile.
Qui ci vuole un esercito di avvocati (non canonisti, ma avvocati rigorosamente laici) pronti ad intervenire ad ogni diffamazione.
R.
Qui sarebbe ora che i soldarelli vaticani li spendessero nel miglior avvocato del mondo anglofono per denuncia e richiesta di risarcimento.
Qui non si tratta solo del buon nome di Joseph Ratzinger, qui ne va del nome della Chiesa cattolica, dell´efficacia compromessa nell´evangelizzazione e nella difesa dei valori cristiani. Se Joseph Ratzinger vuole farsi infangare, nessuno glielo proibisce, ma Joseph Ratzinger è ora Papa e ogni attacco falso e strumentale alla sua persone è un attacco al Papato e bisogna fare di tutto perché ciò non avvenga.
Fa ribrezzo come i nemici del Papa e di Cristo, fuori e dentro la Chiesa, utilizzino queste vicende dolorose per i loro meschini e egoistici interessi.
Veramente troppi hanno nella Chiesa l´interesse a indebolire il Papa per rafforzare le Chiese locali e per indebolire l´azione del Papa.
Jacu
e intanto c'è chi si preoccupa di impantanarsi col San Raffaele. Ma perchè, dico io, che c'entra la Santa Chiesa con quell'ammasso di interessi non del tutto chiari? Cosa mai c'è di cattolico da quelle parti?
vado OT, ma condivido il pensiero di nonno. Mi pare un abbraccio azzardato quello col San Raffaele, vista anche la distanza teologica che gravita in quell'ambiente. E non mi intendo di finanza, ma mi pare che vi siano in quel contesto questioni poco chiare, compreso un uomo che si è tolto la vita. Perchè esporre così i beni e il nome della Chiesa di questi tempi? Non abbiamo già abbastanza problemi e coinvolgimenti mondani? Molti di noi non capiscono, nonni e nipoti
In tutta onesta' credo anche io che in un momento come questo le energie della Chiesa debbano concentrarsi in tutta un'altra direzione.
Non si capisce che cosa c'entri il Vaticano con un'operazione finanziaria cosi' rischiosa.
Almeno qualcuno si degni di spiegarci quali sono le finalita' di un'operazione del genere.
Tutto tace e restano solo le speculazioni di questo o quel giornale, di questo a quel sito per finire con il titolo di Dagospia.
Lasciamo stare il San Raffaele e prepariamo la risposta all'Irlanda.
p.s. mi fa molto ridere una frase del titolo di Dago che riporto: "BERTONE SI STA CONCENTRANDO SUI SETTORI STRATEGICI DEL POTERE TEMPORALE DELLA CHIESA: SANITÀ, GESTIONE DELLO IOR E CONTROLLO DELLA COMUNICAZIONE, RAI IN PRIMIS".
Controllo della Rai? Posso ridere?
Quando mai Benedetto XVI ha beneficiato di spazio sulla tv pubblica?
R.
ma lascia stare Dago, Raffaella, si fanno delle canne grosse come la galleria del San Gottardo.
D'altra parte Dago è specchio del paese: chiacchiere, pettegolezzi, ipotesi a pagamento, diffamazioni mirate.
Non c'è proprio motivo per prendersela con Dago.E' l'Italia attuale.
Una volte ho sentito Bordin, a radio radicale, dire che dicono dicono, poi tutti i giornalisti politici vanno su dagospia.
E si vede.
io aggiungo che l'operazione del San Raffaele mi coglie impreparata e ignorante al giudizio.
Ma siccome Magister e Politi dicono le stessse cose e fanno le stesse critiche, mi è venuto il robusto dubbio che sia un'idea meravigliosa.
Scusate ma è più forte di me.
@mariateresa
sai che a leggere il tuo ultimo commento mi fai venire il dubbio??? :)
coltivalo mia cara Gemma. Il dubbio. E innaffialo spesso.Che può nascere qualche cosa di buono.
Le accuse irlandesi sono false e pretestuose ma rimane il fatto che nell'era della comunicazione le risposte date dalla Santa Sede sono di una lentezza sconcertante quando invece si dovrebbe intervenire in modo chiaro,celere e puntuale.
Di fatto solo Raffaella riesce a difendere prontamente il Santo Padre..
Mi chiedo che mai faranno i monsignori,i vescovi e i cardinali delle varie Congregazioni...a parte sedere in poltrona nel loro ufficio.
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