Sessanta opere da tutto il mondo
L'ascolto del «Padre nostro» composto ed eseguito al piano dal maestro Arvo Pärt e la visione di un cortometraggio del regista Pupi Avati: due significativi momenti di arte musicale e cinematografica -- seguiti dalla visita all'esposizione di opere di architettura, fotografia, oreficeria, pittura, poesia e scultura -- hanno emozionato Benedetto XVI che stamane, lunedì 4 luglio, ha ricevuto l'omaggio di sessanta artisti contemporanei per l'anniversario del suo sacerdozio.
Nell'atrio dell'Aula Paolo VI gli è stata presentata in anteprima la mostra «Lo splendore della verità, la bellezza della carità», che nel pomeriggio viene aperta al pubblico. Potrà essere visitata per due mesi, fino al prossimo 4 settembre.
Dopo l'incontro del 21 novembre 2009 nella Cappella Sistina, il dialogo tra arte e fede riprende dunque grazie all'esposizione promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura. Numerosi gli artisti, credenti e non, che da tutto il mondo hanno risposto all'invito del cardinale presidente Gianfranco Ravasi di rendere omaggio al Papa per l'anniversario della sua ordinazione sacerdotale. E la maggior parte dei sessanta selezionati -- sei architetti, sette fotografi, cinque poeti, sei musicisti, sei orafi, diciotto pittori e dodici scultori -- ha presentato personalmente la propria creazione, illustrandone a Benedetto XVI i motivi ispiratori e le tecniche di realizzazione. Accolto all'ingresso dell'atrio dell'Aula Paolo VI dal cardinale Giovanni Lajolo, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, Benedetto XVI è stato accompagnato dall'arcivescovo James Michael Harvey, prefetto della Casa Pontificia, e da monsignor Georg Gänswein, suo segretario particolare.
Le note del «Vater Unser» con il grande musicista estone al piano e la voce del giovanissimo Heldur Harry Polda, che lo ha intonato nella lingua natale di Joseph Ratzinger, hanno introdotto l'incontro. Dopo il saluto rivoltogli a nome dei presenti dal cardinale Ravasi, il Papa ha pronunciato il suo discorso e impartito la benedizione ai presenti. Successivamente ha assistito alla visione dell'efficace cortometraggio di sei minuti realizzato da Avati come augurio al Pontefice da parte di tutta la cinematografia italiana. Quindi è stato salutato dai cardinali Angelo Sodano, decano del Collegio cardinalizio, e Ravasi, con i monsignori Barthélemy Adoukonou, segretario del dicastero della cultura, e Pasquale Jacobone, capo ufficio. Tra i presenti anche il direttore dei Musei vaticani, Antonio Paolucci, con Micol Forti, del dipartimento delle arti, e il direttore del nostro giornale. Infine il Papa ha ammirato le singole opere, intrattenendosi con ciascuno degli artisti. Complice la comune lingua tedesca, ha parlato a lungo con la fotografa austriaca Claudia Henzler, che in cinque scatti in bianco e nero ha immortalato il dramma e la speranza delle popolazioni di Haiti dopo il devastante terremoto del 2010.
(©L'Osservatore Romano 4-5 luglio 2011)
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento