sabato 23 luglio 2011

Sì al dialogo, ma la teologia è un'altra cosa (Rusconi)

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1 commento:

DANTE PASTORELLI ha detto...

Da una parte l'islamico esprime un'emozione estetizzante; dall'altra la sua visione razionale della Croce: bestemmia e idolatria.
Il dialogo non può poggiare sulle emozioni più o meno condivisibili dinnanzi ad un'opera d'arte. La Fede è adesione dell'intelletto e della volontà alla Verità rivelata ed alle Verità che la Chiesa propone a credere.
L'unico dialogo possibile può avvenire su di un piano pratico: discussioni, da non tenere in ambienti religiosi, su problemi concreti dell'umanità. Ed è già troppo. Perché Cristo ha detto "Vi lascio la pace, vi do la MIA pace, non come la dà il mondo". E le false religioni sono "il mondo".
Sul piano religioso l'unico dialogo possibile è predicare la Verità: "Andate e rendete discepole tute le genti".
Dovere del cattolico a tutti i livelli, a cominciar dal Papa è proporre la Verità e chiarirne le radici, l'essenza, i frutti.