martedì 9 agosto 2011

Come fiori del deserto…Dalla Terra Santa in partenza per Madrid (Sir)

Come fiori del deserto…
Dalla Terra Santa in partenza per Madrid


Ad una settimana dall’inizio della Giornata mondiale della gioventù, che si svolge a Madrid dal 16 al 21 agosto, è tempo di partenza per i giovani cattolici della comunità ebreofona (vedi anche SIR n. 42/2011). Nei giorni scorsi, infatti, 14 dei 17 giovani iscritti, insieme con i due accompagnatori, si sono incontrati nella casa della comunità di Haifa per pregare insieme e ricevere la benedizione prima della partenza. Cinque ragazzi e dodici ragazze insieme con padre Apolinary Szwed, responsabile per la pastorale giovanile del Vicariato ebreofono e al tempo stesso anche della comunità di Giaffa, e Benedetto Di Bitonto, laico italiano impegnato nella comunità del Vicariato latino della città santa, si sono preparati intensamente in questi mesi.

Testimoni di gioia. Dei 17 giovani, quattro sono della comunità di Gerusalemme, cinque della comunità di Giaffa, quattro di Haifa, tre di Tiberiade e tre di Nazareth. Padre David Neuhaus, Vicario patriarcale per le qehillot, così si chiamano le comunità cattoliche ebreofone, ha celebrato la messa, nel corso della quale ha posto l’accento sull’importanza che il Vicariato pone nel viaggio di questi giovani, che “rappresentano il nostro Paese, la Chiesa locale e le nostre comunità”. Ha, inoltre, espresso l’augurio che a Madrid “i giovani approfondiscano la loro fede e ritornino pieni di entusiasmo per contribuire alle nostra vita qui in Israele”. Il Vicario, al termine della celebrazione, ha benedetto le croci poi distribuite ad ogni partecipante. Significativa, a riguardo la preghiera di benedizione: “Benedici queste croci, rendi tutti coloro che le porteranno in presenza di altri, impegnati ad un rinnovamento interiore. Cari amici, la Chiesa cattolica locale vi invia come fiore del deserto del nostro Paese, alla Giornata Mondiale della Gioventù. Siate testimoni di Cristo che si è fatto carne in questa Terra, ha predicato il suo Vangelo, ha sofferto, ha donato la sua vita per noi ed è risorto dalla morte. Portate in ogni luogo ed in ogni tempo la gioia della vostra gioventù e il desiderio di felicità del vostro cuore”. Il canto dell’Inno della Gmg, tradotto appositamente in ebraico, ha segnato la fine della liturgia lasciando spazio alle comunicazioni relative al viaggio e alla consegna dello zainetto del pellegrino. Ogni giovane ha ricevuto una maglietta ed un cappello con il simbolo del Vicariato san Giacomo ed il logo del gruppo, chiamato “Fiore del deserto”. Il gruppo di giovani partirà da Tel Aviv per Santiago di Compostela, e sarà ospitato dalle suore francescane di Maria Madre del Buon Pastore. Qui incontreranno un gruppo di studenti spagnoli e trascorreranno con loro alcuni giorni, visitando la zona, pregando insieme nella cattedrale (sulla tomba dell’Apostolo san Giacomo) ed altre attività. Il 16 agosto il gruppo si dirigerà a Madrid e si unirà alle attività comuni della Gmg.

Chiamati dallo Spirito Santo. Tempo di partenza anche per i giovani cristiani palestinesi di Amman, Betlemme, Gerusalemme, Nazareth, Haifa. In queste città si sono svolte le ultime riunioni dove gli accompagnatori, i sacerdoti Wissam Mansour, Jack Abed, Firas Hijazin, Johnny Abu Khalil, Samer Zaknoun, Emil Ruhana, Abdo Abdo e Zaher Abboud hanno fornito le ultime istruzioni pratiche di viaggio e di programma ai 253 giovani che partiranno dalla Terra Santa, sotto l’organizzazione unitaria delle Chiese cattoliche (92 dalla Giordania, 85 da Israele, 76 dalla Palestina). Anche per loro lo zaino del pellegrino che contiene il cd con l’inno ufficiale “Firmes en la fé”, tradotto, eseguito e registrato da Luai Zaher e Rabab Zaitun di Nazareth, il libretto vademecum della Gmg, redatto da padre Aziz Halawah, le magliette, i foulard e i berretti preparati da P. Jack Abed. All’interno del gruppo saranno attivi alcuni giovani con il compito di animatori liturgici, assistiti da padre Abdo e da due religiose. “La Gmg non è turismo, non è un viaggio religioso. È un appello e una missione – ha affermato il vescovo coordinatore della pastorale giovanile, mons. Giacinto-Boulos Marcuzzo consegnando ai giovani il mandato - è lo Spirito Santo che vi chiama a incontrare il Papa, l’universalità della Chiesa e i giovani del mondo intero. Unito ai confratelli vescovi, vi mando. Andate a portare la testimonianza della Chiesa di Terra Santa, e a ricevere la testimonianza della Chiesa universale per essere, come dice lo slogan della Gmg, forti in Gesù Cristo e radicati nella fede”. Stando ai numerosi incontri di preparazione, gli ultimi al Centro melkita “Liqà” di Nazareth (15 luglio) e all’oratorio latino di Haifa (5 agosto), affermano dal Patriarcato latino di Gerusalemme, che “i giovani sono fortemente motivati e consapevoli del profondo significato della Gmg”. I giovani d’Israele e di Gerusalemme Est partiranno il 9 agosto da Tel Aviv. Mentre i palestinesi e i giordani partiranno da Amman il 10 agosto. Tutti ritorneranno il 22 e 23 agosto. La prima settimana sarà trascorsa nelle diocesi, Santiago, Valencia e Barcellona. Mentre tutti si ritroveranno a Madrid il 15 agosto. Ci sono anche altri giovani di Terra Santa che parteciperanno alla Gmg con gruppi e aggregazioni laicali, per cui si stima che il numero totale dalla Terra Santa dovrebbe aggirarsi intorno ai 500 iscritti. (Sui giovani mediorientali alla Gmg, servizi anche su SIR Italia 42, 44, 47, 50 e SIR Europa 52).

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