lunedì 8 agosto 2011

Concerto a Castel Gandolfo in onore sessantesimo anniversario di sacerdozio di Benedetto XVI e di suo fratello Georg Ratzinger (Galeotti)

Concerto a Castel Gandolfo in onore di Benedetto XVI

La risposta nelle note di Bach

di GIULIA GALEOTTI

"Ciò che Dio fa, è fatto bene": così il musicista tedesco Albrecht Mayer presenta il concerto che si terrà, sotto la sua direzione, il 9 agosto a Castel Gandolfo in onore del sessantesimo anniversario di sacerdozio di Benedetto XVI e di suo fratello Georg Ratzinger.
Il compositore al centro del programma è Johann Sebastian Bach, la cui musica - scrive Mayer nel libretto-programma del concerto - "sarà sempre la mia patria. Con Bach sono cresciuto. Ho cantato la sua musica nel coro dei fanciulli e sin da bambino l'ho amato profondamente suonando il pianoforte. Ed è ancora così quando mi siedo al pianoforte, quando ascolto le registrazioni delle cantate".
Bach - continua Mayer - "è il genio musicale più ricco che io abbia incontrato. Tutta la musica occidentale si è nutrita di lui. La sua opera si rivolge praticamente a tutte le persone, qualunque sia la loro provenienza. E in aggiunta io, come credente, provo grande commozione per l'aspetto religioso di questa musica".
Come messo in evidenza dallo stesso direttore - che in concerto sarà anche oboe solista - il filo conduttore delle cantate di Bach è sempre soli Deo gloria, ovvero a onore e gloria di Dio. Per questo, scrive Mayer, "il mio ultimo cd di Bach inizia e termina con il coro Was Got tut, das ist wohlgetan ("Ciò che fa Dio, è fatto bene"). Questo titolo contiene, secondo me, un'affermazione fondamentale, ma anche una domanda fondamentale con la quale gli uomini si confronteranno sempre: ciò che Dio fa è fatto bene? Se crediamo che dietro all'universo vi sia un Creatore che mette ordine, dobbiamo accettare il nostro destino, qualunque cosa ci porti? Questo ci rende credenti o fatalisti? Sono domande affascinanti, che nell'arte occidentale non trovano espressione più avvincente che nella musica di Johann Sebastian Bach".
I pezzi di Bach verranno interpretati da due solisti molto noti sulla scena musicale internazionale. Uno è, appunto, Albrecht Mayer all'oboe, l'altra è Arabella Steinbacher, giovane violinista di origine tedesco-giapponese, che ha raggiunto la notorietà nel marzo del 2004 con l'Orchestre Philarmonique de Radio France. Al concerto per il Papa suonerà anche l'ensemble New Seasons, composto da sei musicisti di orchestre diverse di livello mondiale.

(©L'Osservatore Romano 8-9 agosto 2011)

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