mercoledì 17 agosto 2011

Il Papa all’udienza generale: attendo con gioia l’incontro con i giovani a Madrid (Radio Vaticana)

Il Papa all’udienza generale: attendo con gioia l’incontro con i giovani a Madrid

Da Castel Gandolfo a Madrid: all’udienza generale, Benedetto XVI saluta idealmente i giovani di tutto il mondo che sono convenuti nella capitale spagnola per la 26.ma Gmg. Il Papa chiede innanzitutto preghiere per questo importante evento e per il suo viaggio apostolico in terra spagnola che prenderà il via domani. Nella catechesi, dedicata in particolare all’Assunzione di Maria, il Pontefice ha esortato i fedeli a pregare, “dare tempo a Dio”, pur essendo assorbiti da tante attività e preoccupazioni. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Alla vigilia della partenza per Madrid, Benedetto XVI coglie l’occasione dell’udienza generale a Castel Gandolfo per salutare i giovani della Gmg. In spagnolo e polacco chiede ai fedeli di pregare per il suo viaggio apostolico in Spagna. Poi il saluto in italiano:

“Domani, come sapete, mi recherò a Madrid, dove avrò la gioia di incontrare numerosi giovani là convenuti per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù. Vi chiedo di unirvi spiritualmente con la preghiera a questo importante evento ecclesiale. Ringrazio per la vostra preghiera”.

Prima dei saluti ai giovani della Gmg, il Papa si era soffermato nella catechesi sulla Solennità dell’Assunzione di Maria, festa della speranza. La Vergine, ha detto il Papa, è arrivata in Paradiso, e noi tutti possiamo seguirla. Ma come è possibile, è l’interrogativo del Papa:

“Maria dice il Vangelo è ‘Colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto’ (Lc 1,45), quindi Maria ha creduto, si è affidata a Dio, è entrata nella volontà del Signore. Così era proprio nella direttissima, nella strada verso il Paradiso. Credere, affidarsi al Signore, entrare nella sua volontà: questo è l’indirizzo essenziale”.

Quindi, il Pontefice si è soffermato su un particolare aspetto della preghiera, la meditazione che significa “fare memoria” di quanto Dio ha fatto, dei suoi benefici:

“Spesso vediamo solo le cose negative; anche tenere nella nostra memoria le cose positive, i doni che Dio ci ha fatto, essere attenti ai segni positivi che vengono da Dio e fare memoria di questi”.

Il Pontefice ha, così, esortato i fedeli a seguire il modello di Maria che ha vissuto pienamente la sua esistenza, i suoi doveri e “la sua missione di madre”, ma ha saputo mantenere in sé uno spazio interiore per riflettere sulla Parola e sulla volontà di Dio”. Un esempio particolarmente attuale per l’uomo di oggi, spesso preso da ritmi di vita frenetici:

“Nel nostro tempo siamo assorbiti da tante attività e impegni, preoccupazioni e problemi; spesso si tende a riempire tutti gli spazi della giornata, senza avere un momento per fermarsi a riflettere e a nutrire la vita spirituale, il contatto con Dio. Maria ci insegna quanto sia necessario trovare nelle nostre giornate, con tutte le attività, tuttavia trovare momenti per raccoglierci in silenzio e meditare su quanto il Signore ci vuole insegnare, su come è presente e agisce nel mondo e nella nostra vita: essere capaci di fermarci un momento, e di meditare”.

Il Papa ha ricordato con Sant’Agostino e San Bonaventura, che i misteri di Dio vanno “ruminati”, vanno cioè fatti sempre risuonare in noi stessi perché diventino familiari. Ci sono molti modi per meditare, ha osservato, la lettura di un brano della Sacra Scrittura, una pagina di un autore di spiritualità e ancora la recita del Santo Rosario. Ha, quindi, concluso la catechesi, tornando sull’importanza del fare spazio alla relazione con il Signore:

“Cari amici, la costanza nel dare tempo a Dio è un elemento fondamentale per la crescita spirituale; sarà il Signore stesso a donarci il gusto dei suoi misteri, delle sue parole, della sua presenza e azione, trovare come è bello quando Dio parla con noi; ci farà comprendere in modo più profondo cosa vuole da me. Alla fine è proprio questo lo scopo della meditazione: affidarci sempre più nelle mani di Dio, con fiducia e amore, certi che solo nel fare la sua volontà siamo alla fine veramente felici”.

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