sabato 20 agosto 2011

Il Papa: meditate sulle sofferenze del mondo (Chirri e Cerri)

Il Papa: meditate sulle sofferenze del mondo

Ratzinger incontra i Reali, poi i ragazzi giunti da tutto il mondo e le suore nel monastero dell'Escorial

Giovanna Chirri Francesco Cerri

MADRID

Passione e calore per il Papa "intellettuale", centinaia di migliaia di ragazzi che lo accolgono quasi come una star del rock, cori da stadio «Viva il papa!» nell'incontro con 1.600 suore, 400 di clausura, nello storico monastero dell'Escorial, nella Sierra madrilena. Benedetto XVI «sta molto bene, ed è molto contento dell'andamento del viaggio» conferma il suo portavoce, padre Federico Lombardi.
Non potrebbe essere altrimenti dopo le le prime due giornate del viaggio di Papa Ratzinger in Spagna.
Le scene di gioia e di entusiasmo che accompagnano i suoi incontri con i giovani della Gmg, che hanno invaso tutto il centro di Madrid al grido di «Siamo i giovani del Papa!», confermano che ora sono la «generazione di Benedetto XVI», come ha detto il cardinale di Madrid Antonio Maria Rouco Varela. Con un invito ai ragazzi a non passare oltre davanti alle sofferenze degli uomini e a farsi carico dei meno favoriti, il Papa ha accompagnato la Via Crucis per la Giornata mondiale della gioventù, nella Plaza de Cibeles di Madrid, affollata da circa seicentomila persone. Nelle meditazioni che ricordano la sofferenza di Gesù innocente si è pregato per quanti soffrono per guerre, violenze e abusi sessuali, precarietà e mancanza di lavoro, droga.
Un rito che è una tradizione dei raduni giovanili mondiali con il Papa e a cui Benedetto XVI ha offerto la sua partecipazione convinta trattenendosi, per la prima volta durante una Gmg, per tutta la durata. Durante la Via Crucis i volti seri dei ragazzi in preghiera con Benedetto XVI hanno costituito una significativa parentesi in una giornata punteggiata da volti giovani e entusiasti, spesso inneggianti al passaggio del Papa, fosse a piedi o in papamobile, attraverso i grandi viali della città o nei luoghi degli incontri. La seconda giornata di papa Ratzinger a Madrid è stata infatti accompagnata da un grandissimo calore di popolo, un popolo stimato dagli organizzatori ormai in oltre seicentomila persone.
La giornata papale è stata costellata di impegni anche istituzionali – con i reali di Spagna alla Zarzuela in un clima familiare che oltre al colloquio privato con re Juan Carlos ha contemplato l'incontro con la famiglia reale, i principi delle Asturie, donna Hanna e i quattro nipotini dei reali, e con il premier Zapatero in nunziatura.
E poi ci sono stati i significativi appuntamenti con i giovani: le circa 1.600 suore che sul sagrato di San Lorenzo all'Escorial lo hanno accolto con tifo quasi da stadio; i docenti universitari di meno di 40 anni che all'Escorial – in una festa di toghe e tocchi rossi, azzurri, arancioni, celesti – hanno ascoltato con attenzione il suo discorso sul significato della docenza come ricerca della verità e aiuto a una formazione integrale della persona; i dodici ragazzi – una coppia per ogni continente e una coppia dalla Spagna, – che si sono seduti con lui a tavola nel salone degli ambasciatori della nunziatura, a mangiare verdure, pesce, gelato, e a conversare sui problemi dei ragazzi in ogni parte del mondo, a sentire il suo invito a usare anche Facebook per annunciare il Vangelo e costruire fratellanza. Estratti a sorte tra i volontari della Gmg, come fu estratto a sorte l'apostolo Mattia secondo il racconto degli Atti degli Apostoli.
Tra loro il francese Olivier Richard, 25 anni, sposo da un mese di Alexandra, anche lei volontaria alla Gmg, ammessa a fine pranzo a salutare il Papa che ha voluto augurare tutto il bene possibile a questa coppia cresciuta nello spirito delle Gmg. Si è parlato in inglese, italiano, spagnolo e francese e Benedetto XVI, come è solito fare in questo tipo di incontri, ha preferito ascoltare più che parlare i suoi giovani ospiti – la più giovane Aurora Maria Almagro, 21 anni, spagnola, il più vecchio Juan Carlos Piedra Calderon, 33 anni, ecuadoriano.
Alla fine della Via Crucis, quando papa Ratzinger ha lasciato Plaza de Cibeles, il clima di preghiera ha nuovamente lasciato spazio all'entusiasmo dei ragazzi.

© Copyright Gazzetta del sud, 20 agosto 2011

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