domenica 14 agosto 2011

In cammino verso Madrid: alla Gmg, anche il Parlamento universale dei giovani e la Gioventù francescana (Sir)

In cammino verso Madrid: alla Gmg, anche il Parlamento universale dei giovani e la Gioventù francescana

Alla Gmg di Madrid, ormai imminente, sarà presente anche una rappresentanza del Parlamento Universale della Gioventù (Pug). Si tratta di un foro permanente dove tutti i giovani, senza distinzione di credo, razza o nazionalità, possono dibattere i temi che sono oggetto della loro attenzione. Con l’associazione “Gioventù Idente”, parteciperà alla Giornata Mondiale della Gioventù presentando un’esposizione multimediale, intitolata “Cristo, pietra angolare di una nuova civiltà”. Giorgia Innocenti ne ha parlato con Serena Manzi, membro dell’Ufficio nazionale di “Gioventù Idente”, incaricata dal Parlamento Universitario della Gioventù a presentare l’iniziativa:

R. - Dobbiamo radicare, fondare la nostra casa sulla roccia, affinché veramente nessuna afflizione della vita o evento possa buttar giù quello che abbiamo costruito. Se lo costruiamo con Cristo, con il nostro impegno personale, chiaramente con l’Eucarestia che è Cristo stesso, possiamo far sì che i venti della vita non portino giù quello che abbiamo costruito e la perseveranza in questo è fondamentale. Dobbiamo veramente partire da noi stessi per riuscire poi in un progetto più grande.

D. – E’ difficile essere cristiani oggi?

R. – Sì anche se poi l’uomo in sé stesso, il giovane specialmente, ora parliamo della Giornata mondiale della gioventù, sente in sé che la quotidianità regolare – come dice il Papa – non basta e il giovane questo lo sente fortemente e sente in sé questa spinta a voler uscire da se stesso, dalla quotidianità di tutti i giorni. Penso che in Cristo trovi la fonte di tutto questo.

D. – Cosa speri per gli altri giovani che parteciperanno alla Gmg?

R. – Spero che riescano a sentire che cosa il Padre celeste ha sognato per loro, per la loro vita e che riescano con perseveranza a portarlo a compimento e spero che possano anche visitare questi stand del Parlamento universale della gioventù, aperto a persone di qualsiasi credo e chiaramente di qualsiasi razza e Paese. Colgo l’occasione per dire che è in "Avenida de los toreros", 5 al Centro culturale Buena Vista di Madrid. (ma)

Anche la famiglia francescana parteciperà alla 26.ma Giornata mondiale della Gioventù di Madrid. Sono 700 i ragazzi della "Gi.fra", Gioventù francescana d’Italia, che aderiranno all’evento con diverse iniziative. Al microfono di Alessandra De Gaetano, Leonardo Curcuruto, vice-presidente della Gioventù francescana d’Italia:

R. - La Gmg è anche un’occasione per radunare tutti i giovani francescani presenti nel mondo, per confrontarsi, per vivere la fraternità oltre i confini nazionali. Il villaggio francescano è un’iniziativa coordinata da tutte le famiglie francescane presenti nel mondo: frati, suore e laici. Si tratta di un momento di incontro con i ministri generali delle famiglie francescane: ci saranno momenti di preghiera, spettacoli in Piazza San Francesco a Madrid e protagonisti saremo noi giovani francescani provenienti da ogni parte del mondo.

D. - Che significato ha per i giovani francescani partecipare in comunione con i giovani di tutto il mondo alla Gmg di Madrid?

R. - Alcuni giovani partecipano alla Gmg consapevoli di vivere un’esperienza di incontro con Cristo. Sono sicuro che l’esperienza della Gmg porterà i giovani a riscoprire questa comunione con il Santo Padre, con i vescovi, con la Chiesa tutta. Proprio quella comunione che Francesco d’Assisi 800 anni fa ha tanto ricercato durante la sua missione.

D. - Con il gruppo francescano della "Gi.fra", ha già partecipato anche ad altri incontri mondiali di giovani. Cosa ha riportato a casa da quelle precedenti esperienze?

R. - Ho riportato a casa tanta gioia: io ho partecipato alla Gmg di Colonia, nel 2005. E’ stata la prima Gmg di Papa Benedetto. Ricordo che c’era tanta attesa nell’incontrare questo nuovo Papa… In quella Gmg abbiamo potuto scoprire la profondità del Santo Padre ed io porto con me sempre una sua frase, quando ci disse: “L’ora nella quale partecipiamo alla Messa è l’ora di Gesù, in cui Gesù ci parla attraverso il Vangelo”.

D. - Cosa si aspetta da questa esperienza, anche in relazione al messaggio del Papa per questa occasione?

R. - “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”: mi aspetto che per tanti giovani la fede venga riscoperta e rappresenti quell’elemento che aiuti a superare le difficoltà della vita quotidiana. (mg)

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