domenica 14 agosto 2011

Il Papa: accogliere Dio è aprirsi all'amore. La fede è un dono che spesso arriva dopo un cammino faticoso, come se Dio certe volte si facesse inseguire (Izzo)

PAPA: ACCOGLIERE DIO E' APRIRSI ALL'AMORE

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 14 ago. -

"Siamo chiamati a crescere nella fede, ad aprirci e ad accogliere con liberta' il dono di Dio". E questo significa "passare dall'uomo ripiegato su stesso, all'uomo aperto all'azione di Dio, all'uomo spirituale che si lascia interpellare dalla Parola del Signore e apre la propria vita al suo Amore".
Lo ha ricordato Benedetto XVI nel breve discorso rivolto ai 4 mila pellegrini presenti all'appuntamento dell'Angelus nel cortile della residenza estiva di Castelgandolfo. "La fede - ha spiegato - ci apre a conoscere e ad accogliere la reale identita' di Gesu', la sua novita' e unicita', la sua Parola, a vivere una relazione personale con Lui".
Per il Papa teologo, "il conoscere della fede e' un dono di Dio, che si rivela a noi non come una entita' astratta senza volto e senza nome, ma come una Persona, che vuole entrare in un rapporto di amore profondo con noi e coinvolgere tutta la nostra vita". "Per questo ogni giorno - ha aggiunto il Pontefice - il nostro cuore deve vivere l'esperienza della conversione".
"Cari fratelli e sorelle - ha esortato infine Papa Ratzinger - alimentiamo ogni giorno la nostra fede, con l'ascolto profondo della Parola di Dio, con la celebrazione dei Sacramenti, con la preghiera personale e con la carita' verso il prossimo". "Invochiamo - ha concluso - l'intercessione della Vergine Maria, che domani contempleremo nella sua gloriosa assunzione al cielo in anima e corpo, perche' ci aiuti ad annunciare e testimoniare con la vita la gioia di aver incontrato il Signore".

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PAPA: CERTE VOLTE DIO SI FA INSEGUIRE

Salvatore Izzo

(AGI) - Castelgandolfo, 14 ago.

La fede è un dono che spesso arriva dopo un cammino faticoso, come se Dio certe volte si facesse inseguire.
Per questo, ha spiegato il Papa citando Sant'Agostino, nell'episodio evangelico dell'incontro con una donna cananea "Cristo si mostrava indifferente verso di lei, non per rifiutarle la misericordia, ma per infiammarne il desiderio".
"L'apparente distacco di Gesu', che dice 'non sono stato mandato se non alle pecore perdute della casa di Israele' - pero' - non scoraggia la cananea, che insiste: 'Signore, aiutami!'. E anche quando riceve una risposta che sembra chiudere ogni speranza, 'non e' bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini', essa non desiste. Non vuole togliere nulla a nessuno: nella sua semplicita' e umilta' le basta poco, le bastano le briciole, le basta solo uno sguardo, una parola del Figlio di Dio". E cosi', ha poi concluso Benedetto XVI, "Gesu' rimane ammirato per una risposta di fede cosi' grande".

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1 commento:

Andrea ha detto...

Titolo falso.
Una cosa è il "crescere nella fede" di cui parla il Papa - tutt'altra cosa è il presentare la fede come un punto di arrivo, come se si trattasse di un Assoluto (A Priori) cui solo pochi, faticosamente, arrivano.