mercoledì 17 agosto 2011

A Madrid ragazzi da 190 Paesi, ieri erano 300mila alla Messa. Gli 84 giovani iracheni chiedono pace. I ragazzi disabili ringraziano l'Aeronautica Militare Italiana (Izzo)

GMG MADRID: RAGAZZI DA 190 PAESI, IERI ALLA MESSA ERANO 300 MILA

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 17 ago.

Alla messa di apertura in plaza de Cibeles, i ragazzi erano 300 mila e non 200 mila.
Lo hanno precisato oggi gli organizzatori correggendo un dato che ieri era stato sottostimato. E Madrid 2011 fa segnare anche il record di Stati rappresentati alla Giornata Mondiale della Gioventu': ben 190, molti dei quali si affacciano per la prima volta al maggior evento ecclesiale dell'anno: delegazioni il piu' delle volte composte da poche decine di persone o anche meno.
Inoltre i ragazzi di piu' di 100 Paesi sono stati aiutati economicamente per poter partecipare grazie al Fondo di solidarieta' del Pontificio Consiglio per i laici, alimentato dalle iscrizioni. Il Fondo non e' nuovo, ma mai cosi' tanti giovani avevano sperimentato il suo aiuto concreto.

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GMG MADRID: PER I RAGAZZI ITALIANI 40 MILA COPIE DI AVVENIRE

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 17 ago.

Il quotidiano cattolico Avvenire pubblica da oggi un'edizione speciale per i ragazzi della Gmg di Madrid: 40 mila copie stampate direttamente in Spagna ogni mattina. I giovani che se lo vedono consegnare gratuitamente poco prima delle 48 catechesi e degli altri appuntamenti in programma, da volontari-strilloni.
E per quelli che arrivano in ritardo e trovano esaurite le scorte altre copie sono reperibili a "Casa Italia", il centro di coordinamento della Cei in terra spagnola. Era gia' accaduto a Toronto 2003, Colonia 2005 e Sydney 2008, e anche ora l'edizione e' stampata nella citta' ospitante.
Dalle rotative della Bermont di Coslada, alle porte di Madrid, azienda che serve 30 quotidiani, tra i quali El Mundo, Marca e La Razon, Avvenire viene portato ai giovani italiani da un servizio di distribuzione allestito ad hoc con la diffusione garantita da una squadra di un centinaio di volontari. L'edizione madrilena di Avvenire e' strutturata su due dorsi da 16 pagine (il primo con le pagine di cronache italiane e internazionali, il secondo dedicato in buona parte alla Gmg), mentre l'edizione italiana vede le 8 pagine sulla Giornata mondiale occupare la sezione al centro di ciascuna copia.
Avvenire sara' diffuso a Madrid anche domani e venerdi'. Sabato sara' portato nei principali luoghi che ospitano i giovani italiani, prima della partenza per Cuatro Vientos.

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GMG MADRID: DISABILI RINGRAZIANO AERONAUTICA MILITARE ITALIANA

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 17 ago.

Settanta giovani disabili sono arrivati a Madrid a bordo C-130 dell'Aeronautica militare messo a disposizione dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per consentire la loro partecipazione alla Giornata Mondiale della Gioventu'.
E all'aeroporto civile di Madrid la compagnia di bandiera spagnola, Iberia, d'accordo con l'Ambasciata italiana in Spagna ha provveduto a riservare addirittura un intero terminal attrezzato per disabili, per consentire tutte le operazioni di sbarco.
Successivamente, i pullman dell'Unitalsi, attrezzati al trasporto dei disabili, li hanno accompagnati all'Universita' Cattolica Ceu San Pablo, situata nel quartiere residenziale di Monte Principe a Madrid, dove il comitato organizzatore della Gmg ha predisposto l'accoglienza ai giovani pellegrini disabili.
"I ragazzi - raccontano i volontari dell'Unitalsi che accompagnavano i disabili, 9 dei quali in carrozzella - erano estasiati, vedere i loro volti cosi' emozionati e' stato bellissimo e sapere che alcuni di loro sono appassionati di aerei militari, ha reso questo viaggio indimenticabile".

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GMG MADRID: CHIEDONO PACE GLI 84 RAGAZZI ARRIVATI DALL'IRAQ

Salvatore Izzo

(AGI) - Madrid, 17 ago.

Partecipano alla Gmg di Madrid anche 84 ragazzi arrivati dall'Iraq, di cui 65 da Baghdad e 19 da Kirkuk. "Vedere tanti giovani da ogni parte del mondo per noi - hanno detto al Servizio Informazione Religiosa - e' motivo si speranza e di gioia: sappiamo di non essere soli.
La gente ci ferma e ci saluta, e l'abbraccio si fa più caloroso quando diciamo che siamo iracheni.
Sentiamo di essere nel cuore di tantissimi giovani perche' condividiamo la stessa fede".
I ragazzi, riferisce il Sir, si dicono preoccupati "per la violenza diffusa nel paese, specialmente a Baghdad. A Kirkuk - invece - la situazione e' migliore anche se proprio due giorni fa un attentato ha distrutto una chiesa siro-ortodossa senza provocare vittime". "Dobbiamo lavorare - affermano - per il nostro Paese, per la sua riconciliazione. Anche se non e' facile restare in questo momento l'Iraq e' la nostra terra, la nostra casa.
Qui siamo chiamati a costruire il nostro futuro dialogando con i nostri fratelli musulmani la maggioranza dei quali e' gente pacifica e cordiale".

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