Padre Lombardi: Gmg splendida, piena soddisfazione del Papa
Per un primo bilancio della Giornata mondiale della gioventù ascoltiamo le impressioni di padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa vaticana, al microfono di Debora Donnini:
R. – Le mie impressioni sono che questa Giornata mondiale della gioventù sta andando splendidamente e il Papa ne è del tutto soddisfatto. Naturalmente, è rimasto molto colpito dalla Via Crucis di ieri sera, dalla ricchezza della tradizione religiosa della Spagna, che è stata portata - diciamo - al centro di questo splendido incontro mondiale e che ha molto colpito e aiutato a vivere questo momento della Via della Croce, una delle tappe importanti di ogni cammino della Giornata mondiale della gioventù. Il Papa è stato anche molto contento dell’incontro di ieri, a pranzo, con i giovani: colpito delle loro esperienze, della loro spontaneità. Quindi direi che veramente si nota la soddisfazione di Benedetto XVI e il fatto che questi giorni stanno raggiungendo pienamente le loro finalità.
D. – E’ contento il Papa per il calore, il grande calore, che viene dai giovani?
R. – Certamente, perché manifestano il loro entusiasmo. Questo è un segno di speranza, perché veramente la Giornata mondiale della gioventù vuole aiutare ad avere una speranza per il futuro. E quindi deve essere un messaggio - non solo per i giovani che vi partecipano, ma anche per i giovani di tutto il mondo - sul fatto che si può vivere con gioia, si può vivere con entusiasmo, sentire che la vita ha un senso, coltivare dei grandi ideali: tutto questo la gioia dei giovani lo manifesta. Questi ideali sono fondati su Cristo, se vogliono avere un grande fondamento; ma se sono effettivamente fondati su Cristo possono guardare lontano, essere solidi anche in tempi difficili. Tutto questo si sta realizzando e speriamo che sia veramente un messaggio positivo per tutti i giovani del mondo.
D. – Suggestivo vedere tanti giovani che si confessano nei Jardines del Buen Retiro; seggestivo, in particolare, vedere questa mattina il Papa confessare 4 ragazzi: può raccontarci qualche particolare?
R. – Il Papa ha fatto quello che fanno tutti i confessori che vanno in questo luogo: si è messo in uno dei 200 confessionali che sono stati preparati e 4 giovani si sono avvicinati a lui per questo sacramento. Con questo il Papa ha dato un buon esempio e aiutato a riflettere sull’importanza di approfittare di questa grande offerta di misericordia di Dio. Sappiamo che in questi giorni ci sono 200 confessionali al Parco del Buen Retiro che, in certe ore, sono veramente molto, molto frequentati, con centinaia anzi migliaia di sacerdoti che si danno i turni per confessare. E poi, molte confessioni avvengono anche in altri luoghi della città, nelle Chiese, nei luoghi dove si tengono le catechesi... E’ veramente una “Festa del Perdono“, come è stata definita, ed è bene che anche la Chiesa in generale si ricordi, non lasci passare nel dimenticatoio questo dono straordinario della Grazia di Dio, che è il Sacramento della Confessione, offerto a tutti.
D. – Questa mattina nella Messa il Papa ha invitato i seminaristi a non avere paura del disprezzo che a volte possono incontrare, ma a radicare la loro vita in Cristo. E ha anche detto che prossimamente dichiarerà dottore della Chiesa San Juan de Ávila. Un incontro importante dunque?
R. – Naturalmente il momento con i seminaristi è un momento particolarmente significativo per il Papa che ha celebrato l'Anno sacerdotale poco tempo fa e ha scritto una lettera per i sacerdoti. Quindi ha dato dei punti di riferimento per i giovani che si preparano al sacerdozio. Il Papa ha insistito molto nella sua omelia sulla serietà, sull’importanza di questa formazione solida nella preghiera, nello studio, nell’approfondimento, nel discernimento anche sulla solidità della propria vocazione. Alla fine questo annuncio di Chiesa San Juan de Ávila come prossimo dottore della Chiesa: San Juan de Ávila è il protettore del clero spagnolo. Una grande figura proprio del secolo d’oro della spiritualità spagnola, del 1500: quindi tutti i vescovi, il clero della Spagna e i giovani della Spagna si sono sentiti molto onorati di questa decisione del Santo Padre. E’ una figura che impareremo a conoscere anche di più a livello di Chiesa universale. (ma)
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