giovedì 11 agosto 2011

Santa Sede-Croazia, Lombardi: stupore per decisione su monastero di Dajla (Izzo)

S.SEDE-CROAZIA: LOMBARDI,STUPORE PER DECISIONE SU MONASTERO DAJLA

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 11 ago.

"Vivo stupore" e' stato espresso oggi dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, riguardo alla decisione del Governo Croato di annullare la restituzione alla Chiesa dei beni del monastero di Dajla requisiti dal regime comunista e che per decisione del Papa avrebbero dovuto tornare all'abbazia di Praglia cui erano stati donati in origine e non restare alla diocesi di Pola cui erano stati trasmessi dallo Stato.
Il provvedimento stupisce, ha detto Lombardi, "sia per la straordinarieta' della decisione adottata e perche' il primo ministro croato aveva manifestato l'intenzione di affrontare in spirito di collaborazione un problema che sta a cuore sia alla Croazia sia alla Santa Sede, sia perche' un tale modo di procedere non sembra coerente con il principio fondamentale della certezza del diritto".
"Ovviamente - conclude il direttore della Sala Stampa - sara' doveroso dare ai soggetti interessati la possibilita' di una verifica di questo provvedimento nelle sedi opportune". La Radio Vaticana, da parte sua sottolinea che la "costatazione di nullita'" della restituzione e' stataemessa da parte del Ministero della Giustizia croato riguardo a "decisioni gia' approvate negli anni scorsi dall'Ufficio di amministrazione statale nella Regione istriana di Buie sulle restituzioni di beni alla Parrocchia di Dajla".
Per la Santa Sede, come e' noto, si tratta di una controversia intraecclesiale tra la Diocesi di Parenzo e Pola, in Croazia, e il Monastero Benedettino di Praglia, in Italia. Mentre per il Governo Croato la decisione del Papa di far tornare i beni ai benedettini di Praglia rappresentava una lesione del Trattato di Osimo, in base al quale l'Italia aveva gia' indennizzato l'Abbazia.

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