domenica 14 agosto 2011

Visita segreta del Papa in Abruzzo (Roberto Raschiatore)

Visita segreta del Papa in Abruzzo

Roberto Raschiatore

MAGLIANO DEI MARSI. Papa Benedetto XVI torna a immergersi nel silenzio dei monti d’Abruzzo. Esattamente come nell’agosto di un anno fa quando fece tappa prima a Carsoli e poi a Rocca di Mezzo. Stavolta per la sua visita a sorpresa ha scelto Rosciolo, frazione di Magliano, nella Marsica.
Qui, giovedì pomeriggio, ha voluto ammirare le bellezze dell’antica chiesa di Santa Maria in Valle Porclaneta, incastonata alle pendici del monte Velino. Il tempo per una passeggiata, scattare di proprio pugno qualche foto ricordo, recitare i vespri e concedersi qualche battuta. Dopo quasi due ore il ritorno nella residenza di Castel Gandolfo.
La breve gita del pontefice in terra d’Abruzzo, sulle orme del suo predecessore Giovanni Paolo II, è stata resa nota solo ieri mattina, quando è cominciata a circolare la voce sparsa dai pochissimi presenti all’incontro col pontefice. Fra questi il parroco di Rosciolo, don Vincenzo Angeloni, don Claide Berardi, la custode della piccola chiesa montana, Costanza Di Cristofaro, e una esperta di storia dell’arte della Soprintendenza, che ha guidato il pontefice nella visita alla chiesa. Benedetto XVI, arrivato intorno alle 17 su una Mercedes nera, è stato accompagnato dal fratello, monsignor Georg, e da monsignor Alfred Xuereb, della segreteria particolare, oltre ad alcuni uomini di scorta.
«Quanta emozione: ho saputo dell’arrivo del Papa solo pochi minuti prima» raccontato don Vincenzo Angeloni, 89 anni, parroco delle chiese di Santa Maria delle Grazie di Rosciolo e di Santa Maria in Valle Porclaneta. Il Santo padre ha voluto ammirare il sacrato del 1080 dopo Cristo, gli affreschi, le colonne di uno dei monumenti più antichi d’Abruzzo. Arte classica, gotica e rinascimentale si accostano con naturalezza lungo le pareti interne ed esterne della chiesa, facendone un esempio raro di arte sacra, che finora nessun pontefice aveva mai visitato e che ha rischiato più volte di essere distrutta dai terremoti (ha tremato anche nel gennaio di quest’anno a causa di un sisma con epicentro proprio a Rosciolo).
Benedetto XVI e la delegazione pontificia sono stati guidati dall’esperta d’arte che ha illustrato le particolarità di Santa Maria in Valle Porclaneta. Subito dopo il Santo padre ha raccolto tutti in preghiera, recitando i vespri di Santa Chiara per poi dedicare un po’ di tempo alla sua passione: le passeggiate in montagna. Ratzinger ha percorso alcuni brevi sentieri e si è inerpicato fino ai piedi del Monte Velino, la terza vetta d’Abruzzo, prima di ripartire alla volta di Castel Grandolfo. Poco dopo le 18,30.
Una visita breve ma intensa. «In poco meno di due ore di visita si è instaurato un clima disteso tra noi e Benedetto XVI» racconta l’anziano sacerdote di Rosciolo «è stato gentilissimo e disponibile verso tutti noi, non dimenticando una parola di conforto e di ringraziamento per ognuno. Data la segretezza e il poco preavviso con cui abbiamo saputo del suo arrivo non ho potuto preparare una degna accoglienza, ma ho tenuto particolarmente a fargli avere in regalo dei libri che parlano delle due antiche chiese presenti a Rosciolo. Se tornerà? Ci abbiamo scherzato su. A 89 anni non posso sperare in nuovo incontro con papa Ratzinger, anche se lui stesso mi ha fatto i complimenti per la mia forma fisica, augurandomi un buon lavoro in parrocchia e auspicando con me una nuova visita ai piedi del Velino».
Una visita talmente segreta da lasciare sorpreso anche il sindaco di Magliano, Gianfranco Iacoboni. «Un fuoriprogramma che ci ha colto veramente di sorpresa. L’ho saputo solo stamattina (ieri per chi legge, ndr) come tanti altri concittadini. Fa piacere che il Santo padre abbia scelto Rosciolo come luogo di preghiera e di raccoglimento e non nascondo che la sua visita regala ulteriore prestigio alla chiesa di Santa Maria in Valle di Porclaneta. Da cittadino avrei avuto il piacere di incontrarlo, ma non nascondo tutta la mia gioia anche alla sola notizia di averlo ospitato per un po’ nella nostra terra».

© Copyright Il Centro, 13 agosto 2011 consultabile online anche qui.

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