lunedì 24 ottobre 2011

Don Luigi Guanella proclamato santo

Don Luigi Guanella proclamato santo

Roma
«La carità verso il prossimo è importante quanto l'amore a Dio», e «il segno visibile che il cristiano può mostrare per testimoniare al mondo l'amore di Dio è l'amore ai fratelli». Benedetto XVI, sottolineando che «tutta la legge divina si riassume nell'amore», ha tratto queste considerazioni dalle letture di ieri, nella messa in Piazza San Pietro in cui – davanti a trentamila fedeli – ha proclamato tre nuovi santi: Guido Maria Conforti (1865-1931), che fu vescovo di Parma, fondatore dei Missionari saveriani, Luigi Guanella (1842-1915), sacerdote originario di Laureana di Borrello, fondatore dei Servi della carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza, e la suora spagnola Bonifacia Rodriguez de Castro (1837-1905), fondatrice delle Serve di San Giuseppe.
Di Guido Maria Conforti, vescovo prima a Ravenna e poi a Parma, il Papa ha ricordato come «diede vita a una famiglia religiosa posta a servizio dell'evangelizzazione».
Don Luigi Guanella, «compagno e maestro, conforto e sollievo dei più poveri e dei più deboli», è stato definito da Benedetto XVI «un profeta e un apostolo della carità. Questo nuovo santo della carità – ha affermato il Pontefice – sia per tutti, in particolare per i membri delle Congregazioni da lui fondate, modello di profonda e feconda sintesi tra contemplazione e azione».
Per quanto riguarda invece suor Bonifacia Rodriguez de Castro, «la nuova santa ci si presenta come un modello compiuto nel quale risuona il lavoro di Dio, un'eco che chiama le sue figlie, la Serve di San Giuseppe, e anche tutti noi, ad accogliere la sua testimonianza con la gioia dello Spirito Santo».
Ieri c'è stato anche un "fuori programma": la cerimonia era andata avanti, tranquilla e solenne, fino quasi alla conclusione. Finché, poco prima di mezzogiorno, qualcuno ha notato che un uomo era salito sul cornicione del colonnato di destra: per oltre mezz'ora l'uomo, poi identificato come un romeno con problemi psichici molti precedenti analoghi, di nome Iulian Jugarean, ha potuto avere il suo momento di protagonismo, lanciare proclami verso la folla (contro il terrorismo internazionale), persino bruciare le pagine di una Bibbia. Alla fine è stato convinto a risalire sulla balaustra e arrestato dalla Gendarmeria vaticana. L'episodio solleva dubbi sul sistema di sicurezza in occasione di cerimonie papali.

© Copyright Gazzetta del sud, 24 ottobre 2011

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