Il Papa alla gente di Serra San Bruno: i monasteri bonificano la società riportando i cuori a Dio
La visita all’antica Certosa di Serra San Bruno ha concluso ieri pomeriggio la visita apostolica di Benedetto XVI in Calabria. Dopo la Messa della mattina presieduta a Lamezia Terme, verso le 17.30 il Papa ha raggiunto in elicottero la cittadina che sorge nei pressi dell’Abbazia fondata da San Bruno per la celebrazione dei Vespri con i monaci. Prima di entrare, Benedetto XVI ha voluto salutare la grande folla all’esterno con una riflessione sull’importanza della vita contemplativa nella società contemporanea. Il servizio di Alessandro De Carolis:
Un monastero sta alla vita sociale come un filtro a una conduttura d’acqua: depura dalle scorie. Colpisce l’immaginazione il paragone che Benedetto XVI conia ai circa 800 metri di Serra San Bruno, sullo sfondo della quasi millenaria abbazia creata da Bruno di Colonia, il fondatore dei Certosini. Uomo attratto dalla contemplazione, San Bruno trova tra i dirupi e le valli di una porzione di territorio calabrese donatagli da un antico nobile normanno, Ruggero d’Altavilla, i luoghi ideali per coltivare la sua vocazione alla spiritualità. Dalla grotta e dai boschi che riserva al nucleo monastico, fino ai primi insediamenti destinati ai fratelli conversi, impegnati nei servizi domestici, prende forma l’abitato che 900 anni dopo accoglierà Benedetto XVI.
Ai 30 mila che ieri lo hanno acclamato dall’eliporto fino al piazzale Santo Stefano antistante l’abbazia, il Papa ha consegnato un breve pensiero sul quale riflettere. Voi, ha detto alla folla, avete il “grande privilegio” di ospitare sul vostro territorio questa “cittadella” dello spirito che è la Certosa, la cui storia e presenza costituiscono, ha detto, “un costante richiamo a Dio, un’apertura verso il Cielo e un invito a ricordare che siamo fratelli in Cristo”. Quindi, ha soggiunto:
“I monasteri hanno nel mondo una funzione molto preziosa, direi indispensabile. Se nel medioevo essi sono stati centri di bonifica dei territori paludosi, oggi servono a ‘bonificare’ l’ambiente in un altro senso: a volte, infatti, il clima che si respira nelle nostre società non è salubre, è inquinato da una mentalità che non è cristiana, e nemmeno umana, perché dominata dagli interessi economici, preoccupata soltanto delle cose terrene e carente di una dimensione spirituale”.
“In questo clima – ha constatato Benedetto XVI – non solo si emargina Dio, ma anche il prossimo, e non ci si impegna per il bene comune. Il monastero invece, ha proseguito…
“… è modello di una società che pone al centro Dio e la relazione fraterna. Ne abbiamo tanto bisogno anche nel nostro tempo”.
Il Papa ha concluso il festoso incontro con la popolazione di Serra San Bruno ricordando che il privilegio di abitare accanto ai monaci comporta anche una responsabilità:
“Fate tesoro della grande tradizione spirituale di questo luogo e cercate di metterla in pratica nella vita quotidiana”.
© Copyright Radio Vaticana
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento