domenica 16 ottobre 2011

Il Papa annuncia "l'Anno della Fede". Benedetto XVI: gli uomini di oggi hanno bisogno di Dio e di pace. La certezza della fede non è dato soggettivo ma fatto concreto (Izzo)

PAPA: FA INGRESSO IN SAN PIETRO SU PEDANA MOBILE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 ott.

Come era stato annunciato ieri dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, Benedetto XVI ha fatto ingresso questa mattina in San Pietro su una pedana mobile. Lombardi ha escluso ieri che la decisione sia stata presa per ragioni mediche, sottolineando che la pedana consente al Pontefice di risparmiare energie ma anche si essere visto da tutti.
E garantisce maggiore sicurezza, perche' il Papa puo' salutare i fedeli dal centro della corsia, senza avvicinarsi troppo alle transenne che quando c'e' tanta folla sono sottoposte a grande tensione.
Papa Wojtyla utilizzo' la pedana mobile negli ultimi anni, quando era gia' molto malato. Papa Luciani, il primo a utilizzarla nei 33 giorni del suo Pontificato, la volle in sostituzione della sedia gestatoria.

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PAPA: ANNUNCIA "L'ANNO DELLA FEDE"

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 ott.

"Per dare rinnovato impulso alla missione di tutta la Chiesa di condurre gli uomini fuori dal deserto in cui spesso si trovano verso il luogo della vita, l'amicizia con Cristo che ci dona la vita in pienezza", Benedetto XVI ha annunciato questa mattina in San Pietro la sua decisione di indire un "Anno della Fede", i cui contenuti illustrera' "con un'apposita Lettera apostolica". L'anno della fede iniziera' l'11 ottobre 2012, nel 50esimo anniversario dell'apertura del Concilio Vaticano II, e terminera' il 24 novembre 2013, Solennita' di Cristo Re dell'Universo". "Sara' un momento di grazia e di impegno - ha detto il Papa a conclusione dell'omelia rivolta agli 8 mila partecipanti al primo raduno promosso dal dicastero per la Nuova Evangelizzazione - per una sempre piu' piena conversione a Dio, per rafforzare la nostra fede in Lui e per annunciarlo con gioia agli uomini del nostro tempo".

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PAPA: UOMINI DI OGGI HANNO BISOGNO DI DIO E DI PACE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 ott.

"Gli uomini del nostro tempo dopo la nefasta stagione degli imperi totalitari del XX secolo, hanno bisogno di ritrovare uno sguardo complessivo sul mondo e sul tempo, uno sguardo veramente libero, pacifico".
Lo ha affermato Benedetto XVI nell'omelia pronunciata in San Pietro prima di annunciare l'indizione dell'Anno della Fede, sottolineando che "quello sguardo il Concilio Vaticano II ha trasmesso nei suoi Documenti, e il servo di Dio Paolo VI e il beato Giovanni Paolo II, hanno illustrato con il loro Magistero".
Agli 8 mila partecipanti al raduno del dicastero per la Nuova Evangelizzazione, il Papa teologo ha ricordato - citando San Paolo - che "non si evangelizza in maniera isolata e che l'annuncio dev'essere sempre preceduto, accompagnato e seguito dalla preghiera".
"L'Apostolo - ha aggiunto inoltre il Pontefice - si dice poi ben consapevole del fatto che i membri della comunita' non li ha scelti lui, ma Dio".
"Infine - ha concluso Ratzinger - Paolo ci lascia un insegnamento molto prezioso, tratto dalla sua esperienza" e cioe' che "il Vangelo non si diffuse soltanto per mezzo della parola, ma anche con la potenza dello Spirito Santo e con piena certezza".

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PAPA: CERTEZZA DELLA FEDE NON E' DATO SOGGETTIVO MA FATTO CONCRETO

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 16 ott.

L'espressione "certezza della fede" utilizzata da San Paolo e dopo di lui dalla Chiesa "non esprime tanto l'aspetto soggettivo, psicologico, quanto piuttosto la pienezza, la fedelta', la completezza dell'annuncio di Cristo".
Lo ha sottolineato Benedetto XVI nell'omelia rivolta agli 8 mila partecipanti al raduno promosso dal Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione. "L'annuncio - ha poi spiegato - per essere compiuto e fedele, chiede di venire accompagnato da segni, da gesti, come la predicazione di Gesu'".
"Parola, Spirito e certezza cosi' intesa - ha scandito il Pontefice - sono dunque inseparabili e concorrono a far si' che il messaggio evangelico si diffonda con efficacia".
"Cari fratelli e sorelle - ha continuato il Papa teologo rivolto ai presenti - voi siete tra i protagonisti dell'evangelizzazione nuova che la Chiesa ha intrapreso e porta avanti, non senza difficolta', ma con lo stesso entusiasmo dei primi cristiani. Ringrazio Dio per tutti voi, e vi assicuro che vi porto nelle mie preghiere, memore del vostro impegno nella fede, della vostra operosita' nella carita' e della vostra costante speranza nel Signore nostro Gesu' Cristo".
"La Vergine Maria che non ebbe paura di rispondere si' alla Parola del Signore e, dopo averla concepita nel grembo, si mise in cammino piena di gioia e di speranza, sia sempre - ha quindi concluso Ratzonger - il vostro modello e la vostra guida: imparate dalla Madre del Signore e Madre nostra ad essere umili e al tempo stesso coraggiosi; semplici e prudenti; miti e forti, non con la forza del mondo, ma con quella della verita'".

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2 commenti:

Andrea ha detto...

Ossia: non si tratta della "mia fede", ma della Santa Fede !

Miserere ha detto...

Ancora una volta insistono con la pedana mobile usata da Papa Luciani. Aspetto ancora una risposta per sapere quando è stata usata da lui...