sabato 1 ottobre 2011

Il Papa e il dovere di rendere ragione della fede: una riflessione di padre Lombardi

Il Papa e il dovere di rendere ragione della fede: una riflessione di padre Lombardi

Rendere ragione della fede: è questo uno dei punti cardinali del Magistero di Benedetto XVI. Il Papa ha avuto occasione di ribadirlo durante le ultime battute della recente visita apostolica in Germania.
Al suo cospetto, i seminaristi incontrati a Friburgo, diventati destinatari di uno spontaneo quanto incisivo insegnamento da parte di un così illustre "formatore". Nell'editoriale del settimanale del Centro televisivo Vaticano "Octava dies", padre Federico Lombardi torna su questo particolare momento, ricco di significati per ogni cristiano:


Fra le molte cose preziose dette dal Papa in Germania vorremmo ricordarne una, forse rimasta un po’ al margine perché detta spontaneamente, senza testo scritto, a conclusione della sua conversazione con i seminaristi a Freiburg. Ha parlato dello studio nella preparazione al sacerdozio, ma il discorso vale per tutti.
Ha parlato del nostro mondo “razionalistico e condizionato dalla scientificità”. Ha detto che “lo spirito della scientificità, del comprendere, dello spiegare, del poter sapere, del rifiuto di tutto ciò che non è razionale, è dominante nel nostro tempo”, e ha riconosciuto che “in questo c’è pure qualcosa di grande, anche se spesso dietro si nasconde molta presunzione”. Ha continuato spiegando che la fede “non è un mondo separato”, ma è ciò che “abbraccia il tutto e gli dà senso”, lo interpreta e offre “direttive etiche interiori” perché sia compreso e vissuto a partire da Dio e in vista di Dio. E ha concluso: “Per questo è importante essere informati, comprendere, avere la mente aperta, imparare”. “Soltanto così possiamo far fronte al nostro tempo ed annunciare ad esso il logos, la ragione della nostra fede”.

Avevamo capito che l’insistenza sul rapporto fra la ragione e la fede è uno degli accenti caratteristici di questo Pontificato, ma raramente lo avevamo sentito spiegare così personalmente e concretamente come ai seminaristi di Freiburg. Evidentemente l’antico seminarista Joseph Ratzinger aveva studiato con serietà e intelligenza, e ha continuato a farlo per tutta la vita, così da aiutare la Chiesa intera a “rendere ragione della sua fede” (1 Pt 3.15), come esige il mondo di oggi.

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