Papa/ Crisi economia e lavoro, riscoprire solidarietà e famiglia
"La famiglia ricorda che l'economia deve avere un volto umano"
Città del Vaticano, 15 ott. (TMNews)
Il Papa invita a riscoprire il valore della "gratuità" e della "solidarietà" nell'attuale frangente di crisi del lavoro e dell'economia, "che si accompagna ad una crisi della famiglia", in un'udienza concessa stamane in Vaticano ai partecipanti al convegno internazionale promosso dalla fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice sul tema 'Famiglia, Impresa: superare la crisi con nuove forme di solidarietà. A venti anni dalla Centesimus annus'.
"Come avete rilevato nei vostri lavori, nella difficile situazione che stiamo vivendo, assistiamo, purtroppo, ad una crisi del lavoro e dell'economia che si accompagna ad una crisi della famiglia", ha detto Benedetto XVI: "I conflitti di coppia, quelli generazionali, quelli tra tempi della famiglia e per il lavoro, la crisi occupazionale, creano una complessa situazione di disagio che influenza lo stesso vivere sociale. Occorre perciò una nuova sintesi armonica tra famiglia e lavoro, a cui la dottrina sociale della Chiesa può offrire il suo prezioso contributo. Nell'enciclica 'Caritas in veritate' - ha proseguito Ratzinger - ho voluto sottolineare come il modello familiare della logica dell'amore, della gratuità e del dono va esteso ad una dimensione universale. La giustizia commutativa - 'dare per avere' - e quella distributiva - 'dare per dovere' - non sono sufficienti nel vivere sociale. Perché vi sia vera giustizia è necessario aggiungere la gratuità e la solidarietà". Il convegno ricorda l'enciclica 'Centesimus annus' scritta da Giovanni Paolo II nel 1991.
"Non è compito della Chiesa - ha detto ancora Benedetto XVI - definire le vie per affrontare la crisi in atto. Tuttavia i cristiani hanno il dovere di denunciare i mali, di testimoniare e tenere vivi i valori su cui si fonda la dignità della persona, e di promuovere quelle forme di solidarietà che favoriscono il bene comune, affinché l'umanità diventi sempre più famiglia di Dio".
Il Papa ha affermato che "è primariamente nella famiglia che si apprende come il giusto atteggiamento da vivere nell'ambito della società, anche nel mondo del lavoro, dell'economia, dell'impresa, deve essere guidato dalla caritas, nella logica della gratuità, della solidarietà e della responsabilità gli uni per gli altri".
Il Papa ha citato un passaggio della 'Centesimus annus' nella quale Wojtyla scriveva che "le relazioni tra i membri della comunità familiare sono ispirate e guidate dalla legge della gratuità che, rispettando e favorendo in tutti e in ciascuno la dignità personale come unico titolo di valore, diventa accoglienza cordiale, incontro e dialogo, disponibilità disinteressata, servizio generoso, solidarietà profonda". Per Benedetto XVI, "in questa prospettiva la famiglia, da mero oggetto, diventa soggetto attivo e capace di ricordare il 'volto umano' che deve avere il mondo dell'economia".
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