martedì 18 ottobre 2011

La Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo convocata dal Papa ad Assisi (Asca)

VATICANO: A 25 ANNI DA ASSISI PAPA CONVOCA RELIGIONI PER PACE

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 18 ott

Saranno 176 esponenti delle diverse tradizioni religiose, dai buddisti agli induisti, dai musulmani agli scintoisti del Giappone, che - senza contare i cristiani delle diverse confessioni e gli ebrei - parteciperanno il prossimo 27 ottobre alla ''Giornata di riflessione, dialogo e preghiera per la pace e la giustizia nel mondo'' convocata ad Assisi da papa Benedetto XVI per segnare il 25.esimo anniversario dell'incontro voluto ad Assisi a Giovanni Paolo II.
Dai Paesi arabi e mediorientali e da quelli occidentali giungeranno ad Assisi 48 musulmani, tra i quali spiccano un rappresentante del re dell'Arabia Saudita e il presidente della Direzione dei Musulmani del Caucaso. La presenza musulmana e' statisticamente ancor piu' forte rispetto ai precedenti raduni nella citta' francescana: nel 1986 erano 11, 32 otto anni fa per la preghiera post-11 settembre, 50 quelli previsti tra pochi giorni.
E questo malgrado l'assenza dell'universita' Al Azhar del Cairo, il principale centro intellettuale dell'islam sunnita, che in gennaio ha interrotto i contatti con il Vaticano dopo che papa Benedetto XVI aveva invocato un intervento della comunita' internazionale per proteggere i cristiani dell'Egitto.
''Dopo 25 anni di collaborazione tra le religioni e di testimonianza comune e' tempo di bilanci e di rilancio dell'impegno, a fronte di nuove sfide'', ha spiegato durante la presentazione in Vaticano della giornata il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, da quelle create dalla crisi economica alla crescita del fondamentalismo alle migrazioni.
I Paesi del mondo rappresentati nella Giornata sono piu' di 50, ha spiegato il cardinale, ''tra i quali, oltre a numerosi Paesi europei e americani, anche Egitto, Israele, Pakistan, Giordania, Iran, India, Arabia Saudita, Filippine e molti altri (sono quelli che soffrono forse maggiormente, in questo momento storico, per problemi di liberta' religiosa e dialogo tra religioni)''. Saranno invece 13 i delegati cattolici, tra presidenti di Conferenze episcopali regionali e patriarchi e arcivescovi maggiori delle Chiese Sui Iuris.
All'incontro parteciperanno, per volonta' espressa del papa, anche alcuni atei: ''La consapevolezza di essere dei pellegrini alla ricerca della verita' consente un dialogo franco e sincero tra credenti e non credenti'', ha spiegato mons. Melchor Jose' Sa'nchez de Toca y Alameda, sottosegretario del Pontificio Consiglio della cultura.
Il pontefice trascorrera' l'intera giornata del 27 ottobre ad Assisi, raggiungendola e ripartendo da essa a bordo di un convoglio messo a disposizione delle Ferrovie italiane. La partenza del treno con le varie delegazioni e' prevista alle 8 dalla Stazione Vaticana; il rientro in Vaticano per le 20.30. Il giorno prima, alle 10.30, Benedetto XVI presiedera' in Piazza San Pietro, al posto dell'udienza generale, una liturgia della Parola, circondato in modo speciale dalla comunita' ecclesiale della Diocesi di Roma.

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