La Lev alla Buchmesse di Francoforte
Il giro del mondo in ottanta (e più) incontri
dal nostro inviato Marta Lago
La Libreria Editrice Vaticana (Lev) festeggia quattro decenni di presenza alla Frankfurter Buchmesse, il più grande incontro mondiale dell’industria editoriale che, in questa sessantatreeesima edizione — dal 12 al 16 ottobre — mantiene il livello di partecipazione degli ultimi anni. La città tedesca è un andirivieni di circa 280.000 editori visitatori(solo gli ultimi due giorni è consentito l’ingresso al pubblico in generale) che nella Fiera internazionale del libro trovano quasi 7.400 espositori di oltre cento Paesi. In contemporanea si svolgono 3.200 eventi.
Un’agorà di editori dove la Lev mostra la sua costante crescita e promuove accordi per vendere il maggior numero possibile di libri i cui diritti sono ancora disponibili. Alla vigilia della Buchmesse, gli editori hanno chiesto e fissato 81 incontri con il direttore della Lev, don Giuseppe Costa. Ma nello stand — ottanta metri quadrati con l’originale sfondo scenografico di un’antica biblioteca — si stanno presentando spontaneamente editori «senza appuntamento», interessati a iniziare una collaborazione con la casa editrice vaticana, come è accaduto, nella prima giornata, con l’Università cattolica argentina (Uca) e l’Università Paris-Sorbonne.
Fra le personalità che hanno visitato lo spazio in cui sono esposti più di 150 titoli con il marchio editoriale vaticano il sottosegretario italiano per i Beni e le Attività Culturali, Riccardo Villari, e il consigliere diplomatico dello stesso ministero, Patrizio Fondi, mentre è annunciata per venerdì 14 la visita del presidente della Buchmesse, Jürgen Boss.
Gli sforzi quotidiani della Lev si concentrano ovviamente sui testi di Benedetto XVI e sugli scritti che li concernono. Poi lo sguardo editoriale si estende ai volumi di arte religiosa, all’agiografia e alla saggistica relativa alla vita della Chiesa, inclusa la sua parte giuridica.
La tendenza della casa editrice vaticana ad aumentare le lingue in cui i libri vengono pubblicati è un potente motore per coinvolgere gli altri editori a seconda dei Paesi di diffusione dei diversi volumi. In questo contesto la chiave è la sinergia. La pubblicazione con il doppio marchio editoriale è segno dei ponti gettati costantemente da e verso la Lev, come una finestra che si apre e si allarga sempre più fra il mondo e la Santa Sede. Si tratta di un interesse reciproco, senza barriere, come si può constatare alla Frankfurt Buchmesse.
A tutto ciò si aggiunge un’altra dinamica editoriale particolare: ogni viaggio apostolico del Papa suscita un aumento di richieste del suo magistero, come dimostra il recente viaggio di Benedetto XVI nella sua terra natale. Gli editori di diversi Paesi stanno chiedendo l’autorizzazione a pubblicare i suoi discorsi ed Herder si sta apprestando a presentare il libro di questo ultimo viaggio internazionale di Papa Joseph Ratzinger.
Don Costa è convinto che «quanto più la casa editrice si perfezionerà, tanto più potrà contribuire alla missione». «Noi cerchiamo di fare un nuovo mainstream, certamente nei limiti» ci spiega alla Buchmesse. «L’impegno dell’editoria cattolica dovrebbe essere proprio questo. Creare un flusso di valori, di virtù, di informazione, che passa attraverso le pubblicazioni, e non subire il mainstreaming del mondo, che spesso non è un mainstreaming positivo, almeno per noi cattolici». Per questo «l’editoria cattolica ha il ruolo di insistere sulla bontà e sulla qualità del libro, al di là dei soldi. E la fiera è un’occasione per mostrare e vedere».
Tutto ciò include l’e-book, nel cui formato (e doppio marchio editoriale) si potrà leggere Gesù di Nazaret di Joseph Ratzinger – Benedetto XVI, se si concluderanno con successo le trattative tra Lev e Rizzoli. Allo stesso modo sono già stati firmati i contratti con Ignatius Press per la lingua inglese e con Parole et Silence per la lingua francese. In Germania Herder ha già realizzato questo libro elettronico.
«La Lev — continua don Costa — non è attrezzata a 360 gradi per produrre. Non ci sono le condizioni materiali. Quindi ci affidiamo ad altri e facciamo queste sinergie. E la Lev fa un ultimo controllo di qualità. Non svendiamo mai il prodotto».
In ogni caso, la Lev è arrivata a Francoforte sotto il segno della crescita e dell’espansione. Nel 2011 ha fatturato un 27 per cento in più dello scorso anno, nonostante la crisi economica che sta colpendo anche il complesso mondo editoriale. Quest’anno le visite che il suo stand sta ricevendo confermano l’enorme interesse per i libri del Papa, un’attenzione rinnovata su come viene affrontata la questione educativa e il grande apprezzamento dei volumi d’arte con il marchio editoriale vaticano.
(©L'Osservatore Romano 14 ottobre 2011)
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