sabato 15 ottobre 2011

Per salutare gli 8mila "nuovi evangelizzatori" il Papa userà domani una pedana mobile. La riflessione di Salvatore Izzo

PAPA: PER SALUTARE 8000 NEOMISSIONARI DOMANI USERA' PEDANA MOBILE

Salvatore Izzo

(AGI) - CdV, 15 ott.

Per salutare gli 8mila "nuovi evangelizzatori" che parteciperanno domani mattina alla messa in San Pietro, Benedetto XVI utilizzera' una pedana mobile.
"Lo scopo del suo impiego - ha spiegato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, escludendo che ci siano indicazioni mediche in proposito - e' esclusivamente di alleviare l'impegno del Santo Padre, di alleggerirne la fatica, analogamente a quanto gia' avviene con l'uso della Papamobile nelle processioni d'ingresso in ambienti esterni e in Piazza San Pietro". In questo modo sara' piu' semplice salvaguardare la sicurezza del Papa che "resta, nel suo percorso, al centro della navata centrale della basilica ed e' quindi piu' protetto".
La decisione di utilizzare la pedana mobile fa ovviamente tornare alla mente le dolenti immagini degli ultimi pellegrinaggi di Giovanni Paolo II, in particolare quelli in Slovacchia, a Lourdes e a Pompei, quando Karol Wojtyla era gia' molto malato, mentre Joseph Ratzinger, pur 84enne, ha dimostrato nelle ultime settimane di poter salire ancora agevolmente le scalette degli aerei e degli elicotteri durante i viaggi a Madrid e in Germania e le visite italiane a Ancona e Lamezia Terme.
"In realta' a - fa notare all'Agi una personalita' autorevole della Santa Sede - a servirsi della pedana mobile e' stato per primo Giovanni Paolo I. Il Papa del sorriso volle cosi' per consentire alla folla di vederlo, cosa che la sua modesta statura avrebbe reso impossibile se avesse attraversato a piedi la navata di San Pietro. Nei 33 giorni del suo Pontificato
decise quindi di sostituire in questo modo la sedia gestatoria, da lui considerata poco compatibile con il suo stile semplice e diretto. Ed e' famosa la risposta fulminante data da Albino Luciani a un curiale che gli faceva notare come tutti i suoi predecessori l'avessero usata di buon grado: "non vorrei essere il primo Papa a cadere dalla sedia gestatoria".
Utilizzata fin dai primi secoli, Albino Luciani volle rinunciare quasi subito alla sedia gestatoria, anche perche' con l'inevitabile ondeggiare causato dai passi dei "sediari" gli procurava un senso di malessere simile alle vertigini e al mal di mare. La rinuncia alla sedia gestatoria fu poi confermata da Karol Woityla che si rifiuto' sempre di utilizzarla tanto che i "sediari" poterono portare a spalla il Papa polacco solo quand'era ormai composto nel feretro.
Anche Paolo VI pare volesse abolire in un primo momento questa consuetudine, tanto che nella biografia scritta dal suo segretario e poi arcivescovo Pasquale Macchi, si legge: "Egli voleva abolire la sedia speciale che lo portava sulle spalle di quattro uomini, ma non fu trovata altra soluzione per consentire ai pellegrini di vedere facilmente il Papa".
Le stesse considerazioni spingono ora Benedetto XVI a reintrodurre l'alternativa della pedana mobile, lanciata da Papa Luciani.
L'eventuale scelta di riutilizzare la sedia gestatoria non sarebbe stata a questo punto "politicamente felice", perche', coome spiega in un post il sito 'messainlatino.it', alcuni "non attenderebbero altro che quello per dipingere il Papa nel migliore dei casi come un patetico nostalgico di orpelli e suppellettili a loro dire ridicoli e demode (per il camauro e simili, l'hanno gia' fatto); nel peggiore, invece, per gridare e ribellarsi contro il tradizionalismo (per loro una parolaccia) di questo Pontefice che vuole tornare a fasti da corte bizantina come un Papa-re".
Quanto alla questione della sicurezza evocata da padre Lombardi nella sua dichiarazione, essa rievoca l'incredibile atto compiuto nella Basilica di San Pietro da una squilibrata, la cittadina svizzera Susanna Maiolo, che ha fatto violentemente cadere il Pontefice (grazie a Dio senza conseguenze) e l'anziano cardinale francese Roger Etchegaray (causandogli la frattura del femore) durante la solenne celebrazione della notte di Natale.
Di fatto quando il Papa passa in processione nella Basilica di San Pietro, le transenne lignee che delimitano la corsia centrale sono messe a dura prova dall'entusiasmo dei fedeli: la gente preme, sale sulle sedie, tenta di avvicinarsi il piu' possibile per stringere la mano del Papa, oltre a riprenderlo con videofonini e fotocamere senza badare al disturbo provocato con i flash. Il tutto rende estremamente difficile per i pur vigili occhi della Gendarmeria, individuare esaltati o pazzi di turno che tentino di spingersi oltre le transenne.

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9 commenti:

sonny ha detto...

Grazie a Salvatore Izzo, sempre puntualissimo. Sono completamente O.T, ma vorrei esprimere tutta la mia solidarietà agli abitanti di Roma, che un giorno sì e uno no, vedono ridotta la loro città a uno schifo. Piange il cuore vedere certe scene in Piazza San Giovanni. Capisco il disagio ( che è di molti) però a tutto c'è un limite. Scusate per la divagazione.

Miserere ha detto...

Vorrei chiedere a questa "personalita' autorevole della Santa Sede" quando mai Papa Luciani ha utilizzato la pedana mobile. Scusate ma non mi risulta!

Miserere ha detto...

Giovanni Paolo I sulla sedia gestatoria:

http://www.youtube.com/watch?v=08XUGVt1Da4

E qua al minuto 2:49:

http://www.youtube.com/watch?v=08XUGVt1Da4

Caterina63 ha detto...

concordo con Miserere..... Papa Luciani NON ha mai usato UNA PEDANA MOBILE, ma direttamente la Sedia gestatoria.... la pedana mobile fu ideata appositamente per Giovanni Paolo II che non voleva usare la sedia gestatoria, ma non poteva più camminare....

Anonimo ha detto...

Che bello! Un Papa liquida una secolare tradizione con una battutina: fa accapponare la pelle. Un Papa che si dimentica che sulla sedia gestatoria non sedeva Paolo I in quando Albino Luciani ma come Vicario di Cristo, il Salvatore del mondo!

Molti cattolici, in primis i vescovi, si sono dimenticati che il Papa non è Karol Woytila, Joseph Ratzinger, ma rappresenta Cristo e come tale a lui, al Papa, va il nostro onore!
jacu

laura ha detto...

Per Sonny: vivo a Roma e ti ringrazio per la solidarietà. ormai è diventata la capitale delle manifestazioni e della violenza gratuita. Ogni giorno ce n'è una. per fortuna, c'è stato il raduno per la nuova evangelizzazione a mitigare al tristezza. Arrivano notizie da guerriglia civile

Anonimo ha detto...

e si parlerà solo della pedana. Addio evengelizzazione

Salvatore Izzo ha detto...

Papa Luciani provo' all'inizio la sedia gestatoria e ci si trovo' male, tanto da decidere di rinunciarvi. Cosi' nel suo breve Pontificato decise questa innovazione della pedana, poi recuperata da GP II per ragioni diverse.
Gia' allora - cioe' tra agosto e settembre del 1978 - vi furono polemiche per la scelta di una suppellettile estranea alle sacrestie papali. Don Giovanni Ricci, direttore del settimanale cattolico di Aqui Terme e poi responsabile dell'informazione religiosa dell'Asca (che all'epoca era cattolica) lo critico' in modo molto forte per aver modificato una tradizione secolare ricorrendo a un oggetto che sembrava poco dignitoso. All'epoca io avevo 21 anni e muovevo i primi passi nel mondo giornalistico cattolico, cosi' ci rimasi malissimo perche' un prete che consideravo tra i miei maestri si era permesso di criticare il Papa. Poi la repentina morte di Albino Luciani spazzo' via quelle polemiche, cosi' come il suo stile originale, che era risultato di una grande esperienza pastorale e di una finezza di animo straordinaria, che personalmente potei sperimentare nel settembre 1977 viaggiando in treno da Roma a Venezia con lui e con un giornalista che lo conosceva bene, l'allora mio direttore Giovanni Fallani, il fondatore del Sis, da cui e' poi nato l'attuale agenzia Sir. Debbo dire che la stessa finezza ho poi ritrovato nel cardinale Joseph Ratzinger, una volta che dovetti chiedergli scusa per un mio articolo che lo aveva trattato ingiustamente all'epoca della controversia con Leonardo Boff.
A cancellare la grande ricchezza di un pontificato davvero intenso anche se cosi' breve, furono i miei colleghi che si gettarono sul "giallo" della fine di Luciani come se fosse stato il primo a morire fulminato da un infarto o da uno scompenso cardiaco. Curiosamente dopo poco tempo anche don Ricci - che aveva comunque grandi meriti - scomparve nello stesso modo. E ora se ne e' andato cosi' anche Giancarlo Zizola, che non ci credeva proprio alla morte naturale di Luciani. Tutto questo c'entra poco con la pedana, ma mi e' tornato in mente oggi, quando un collaboratore del Papa mi ha ricordato che la pedana l'aveva usata per primo Giovanni Paolo I.

Anonimo ha detto...

Nessuno (o quanto meno la maggior parte) sapeva che l'utilizzo della pedana risalisse a Luciani ne si poteva lontanamente immaginare. Ma se è così malvagia l'idea del riutilizzo della gestatoria, perchè non creare una gestatoria ''con le ruote''? I limiti e il poco decoro della pedana oggi si sono visti tutti e francamente sono poco rispettosi della suprema dignità del Papa. La tecnologia è avanzata, non è ferma al '78 (per fortuna o sfortuna), ergo, perchè non fare una gestatoria (stessa altezza, stessa fattezza) trainabile con le ruote? Approfitto per fare i miei complimenti al giornalista Izzo per la ''curiosità'' storica