sabato 8 ottobre 2011

A tavola con Papa Ratzinger gourmet (Francesco Antonio Grana)

Riceviamo e con grande piacere e gratitudine pubblichiamo:

A tavola con Ratzinger gourmet

Francesco Antonio Grana

Anche il Papa ha il suo piatto preferito. Ratzinger, infatti, adora gli spaghetti alla carbonara.
Per un quarto di secolo l'allora cardinale ha mangiato ogni giorno "Al Passetto di Borgo", un simpatico locale a due passi dalla sua vecchia abitazione romana in piazza della Città Leonina, 1. Se lo ricorda bene il proprietario del locale, Roberto Fulvimari, classe 1934, che aprì il ristorante a Borgo Pio nel 1962 e che oggi lo gestisce insieme al figlio Antonello.
Il Papa mangia poco, non è esigente ed è un autentico buongustaio.
"Al Passetto di Borgo" ordinava spesso gli spaghetti alla carbonara, ogni tanto prendeva le scaloppine con un contorno di funghi e qualche volta si lasciava tentare dall'ottimo tiramisù della casa.
Beveva sempre e solo acqua, mai vino. Da quando è stato eletto al soglio pontificio, il 19 aprile 2005, non è più tornato nel suo ristorante preferito. Qualcuno ha ipotizzato che l'illustre cliente avesse riassaggiato, qualche mese fa, intorno a mezzanotte, nel locale chiuso al pubblico, i suoi amatissimi spaghetti alla carbonara. Ma Roberto Fulvimari è categorico: "Da Papa non è più tornato. Perché dovrei nasconderlo?".
Ratzinger, golosissimo di dolci, oltre alla cucina romana predilige i piatti della tradizione napoletana.
Sulla sua tavola la domenica di Pasqua non manca mai la pastiera. Negli ultimi due anni gli è stata donata dal cardinale Agostino Vallini, suo Vicario generale per la Diocesi di Roma, memore dei pranzi che le suore della curia partenopea preparavano all'allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede quando era ospite dell'Arcivescovo di Napoli Michele Giordano. Testimoni oculari raccontano che l'allora cardinale si aiutava perfino con le mani per raccogliere le briciole di pastiera rimaste nel suo piatto.
Quando era nel capoluogo campano, Ratzinger a colazione mangiava un cornetto con la marmellata e anche una sfogliatella che le suore gli facevano trovare. A pranzo, invece, apprezzava moltissimo gli spaghetti con le vongole, le scaloppine o il pollo arrosto con un contorno di patate e l'immancabile mozzarella di bufala. Il tutto annaffiato da diversi bicchieri di "Fanta", che Benedetto XVI preferisce all'aranciata tradizionale.
Da Papa, Ratzinger è tornato a Napoli il 21 ottobre 2007, in una freddissima giornata autunnale con la cima del Vesuvio imbiancata di neve. Nel Seminario di Capodimonte si svolse il pranzo ufficiale con il seguito, i vescovi della Campania e i partecipanti al meeting interreligioso organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio. Come antipasto furono preparati dei fagottini di melenzane con crema di formaggio e aneto irrobustito dallo spiedino di mozzarelline aversane. Per primo stringoli con pomodorini del Vesuvio e profumi partenopei in cialda di parmigiano croccante e per secondo medaglione di vitello su rosa di patate gratinate. Per dolce una torta bavarese di ricotta e pera su croccante di noci e delizie napoletane, accompagnata da un distillato di limoni di Sorrento.
Eppure Benedetto XVI, pur amando moltissimo la cucina romana e quella napoletana, non rinuncia alle sue origini bavaresi. A Natale sulla tavola del Papa sono stati serviti i canederli, i weiss wurstel con senape dolce e i lebkuchen, i tipici biscotti speziati bavaresi.

© Copyright Il Denaro, 8 ottobre 2011

3 commenti:

sonny ha detto...

Mamma mia, che fame che mi è venuta!!!!

laura ha detto...

Pensavate che il Papa faccia digiuno!? Mi sembra molto sano questo aprezzamento per le cose buone. No ai diguni rigorosi che tolgono la serenità. Il Signore si può onorare anche a tavola, gustando ciò che viene offerto e che la natura ci dona.

Anonimo ha detto...

Slurp, ragazze!!! Una bella fettona di tiramisù ci starebbe davvero bene :-)
Alessia