mercoledì 29 dicembre 2010

"Canonico rosso" belga Houtart ammette abusi su minore (Ap). Pronto a lasciare il sacerdozio? Ennò! Sia la Santa Sede a sbatterlo fuori!

Pedofilia/"Canonico rosso" belga Houtart ammette abusi su minore

Confessione su quotidiano Le Soir: Commessi 40 anni fa su cugino

Bruxelles, 29 dic. (Ap)

Francois Houtart, considerato il "papa" belga della sinistra, fautore dell'altermondialismo, ha confessato di aver abusato, 40 anni fa, di un cugino minorenne. Lo rivela lo stesso sacerdote, in una lettera inviata al quotidiano belga "Le Soir" e pubblicata oggi.
Il teologo e sociologo 85enne, fondatore dell'organizzazione non governativa Centro Tricontinental, ha ammesso di essere uno dei sacerdoti descritti in una delle 475 testimonianze di abusi raccolti nella primavera scorsa dalla commissione Adriaenssens, istituita per fare luce sui casi di pedofilia nella chiesa belga.
Nell'ottobre scorso, dopo che migliaia di sostenitori di Houtart in 74 Paesi aveva avanzato la sua candidatura per il premio Noble per la pace 2011, la sorella della vittima del canonico, ha inviato una lettera all'organizzazione denunciando gli abusi commessi 40 anni prima dal sacerdote, ha riferito Bernard Duterme, direttore del Cetri.
Houtart ha dichiarato a "Le Soir" di essere "personalmente turbato" dall'incidente "dal momento che ero consapevole della contraddizione che rappresentava con la mia fede cristiana e con la mia funzione di prete". Il canonico ha detto di essere pronto a "rinunciare al sacerdozio" e ad assumersi tutte le conseguenze delle sue azioni. Il sacerdote ha anche chiesto la sospensione della campagna a favore della sua candidatura al premio Nobel.

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Lo scandalo pedofilia e' stato usato da alcuni sedicenti "progressisti" come cavallo di troia per tentare, inutilmente, la spallata al celibato ed al sacerdozio femminile, eppure e' proprio da "quelle parti" che si registrano i casi piu' eclatanti di abusi e/o di coperture.
Il caso belga e' l'esempio piu' lampante anche se non l'unico.
Questo canonico pensa di cavarsela dichiarandosi pronto a lasciare il sacerdozio? Enno', caro mio! Sia la chiesa belga prima e la Santa Sede poi a metterlo alla porta.

R.

Les aveux de François Houtart (Le confessioni di Houtart)

Le « pape » de la gauche n'était pas un saint (Il "papa" della sinistra non era un santo)

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Cara Raffaella,
ennesimo episodio triste del pedofilame.
Quello che viene da chiedersi e' quanto certe posizioni "ultra-progressiste" (o "ultra-conservatori", non fa differenza) siano un tentativo di giustificare gli errori personali commessi e non una ricerca del vero e del bene.

Anonimo ha detto...

Per quanto questa mia affermazione possa essere respinta dai "soloni di turno" (i tuttologi, che sono presenti nele gerarchie e tra il popolo dei fedeli), è impossibile non notare che il "fenomeno degenerativo" della vita dei ministri consaacrati (vescovi e preti) si sia "intensificato" in maniera considerevole in coicidenza con l'abbandono degli abiti talari (colla progressiva e sistematica eliminazione di ogni e qualsiasi segno di religiosità ministeriale consacrata). Le devianze religiose erano presenti anche nei tempi e nei secoli passati, che sicuramente, per arretratezza comunicativa e culturale, offrivano meno spazi alla pubblica divulgazione. Tuttavia è incontrovertibile che negli ultimi decenni il fenomeno delle devianze morali in materia sessuale in danno di fanciulli, adolescenti e giovani, maschi o femmine, si sia accresciuto e sarbbe disonesto, sia pure in via puramente ipotetica, disconoscere un "probabile, anche se non esclusivo nesso" nel trasandatismo "ricercato" del vestiario di preti e religiosi consacrati. L'anonimato "del vestiario", anche nei paesi dove i religiosi non corrono rischi fisici, sembra voluto e gradito dagli stessi, e, secondo la "dottrina Andreotti" a pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si azzecca.

A.R. ha detto...

Raffaella, Raffaella... non invocare punizioni su chi si è reso conto dei suoi crimini ed è pronto a fare pubblica penitenza. Il Papa non approverebbe certo lo sfogo (pur comprensibile) del titolo che hai messo al post. Se il canonico non nega le sue colpe ed è volontariamente reo confesso e pentito, bisogna invocare la misericordia di Dio, che non vuol dire impunità, ma al contrario speranza di purificazione, condita con tanta penitenza, ma non disgiunta dal perdono.
Il mondo condanna senza appello. Gesù dà a tutti la possibilità di pentirsi e di sottomettersi alla giusta pena per le proprie colpe nell'aldiqua, per non dover subire la pena eterna nell'aldilà: "non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva".

Anonimo ha detto...

Alcuni cattolici d'avanguardia (le avanguardie rumorose e progressiste) avevano proposto per il Vescovo belga il premio Nobel per la pace. E' vero che il Nobel l'hanno assegnato pure ad un terrorista incallito come Arafat, ma quella fu una scelta "politica" dei governi proponenti; diversa, nei contenuti di base, la proposta di "incensazione" di un individuo, quando essa promani da fedeli cattolici, che dovrebbero essere scrupolosi osservatori e, per quanto possibile, verificatori dei valori morali dei candidati.
E' un'epoca strana! Che corre il rischio di "santificare civilmente" soggetti dalla fedina morale tutt'altro che limpida!

Raffaella ha detto...

Ma io sono giustizialista...si sa :-)
R.

Anonimo ha detto...

Anonimo di 18:07:
faccio fatica a trovare una logica in quanto scrivi.
Se "Le devianze religiose... pubblica divulgazione" come e' possibile asserire che il fenomeno e' accesciuto in questi ultimi cinquant'anni?
Possiamo dire certamente che negli ultimi cinquantanni ci sono stati troppi casi - e chi lo nega! - ma fare un raffronto con un passato su cui non si hanno dati e' semplicemente impossibile.

Tra l'altro Maciel non mi pare andasse in giro in abiti borghesi.

a. ha detto...

Perchè Maciel era un tradizionalista?
I Legionari sono tradizionalisti?