giovedì 30 dicembre 2010

Il Vaticano vara nuove norme antiriciclaggio (Reuters)

Vaticano emana nuove norme antiriciclaggio

CITTA' DEL VATICANO (Reuters)

Il Vaticano si unisce da oggi agli sforzi per contrastare il ricilaggio di denaro sporco, adottando nella gestione finanziaria della Curia e dello Ior le regole in vigore in gran parte della comunità internazionale.
Lo ha detto Papa Benedetto in una lettera apostolica, in cui annuncia la promulgazione di leggi che danno piena esecuzione alla Convenzione monetaria fra lo Stato della Città del Vaticano e l'Unione Europea del 17 dicembre 2009.
Le nuove norme arrivano dopo che i vertici dello Ior sono rimasti coinvolti nei mesi scorsi in una inchiesta della procura di Roma sulla presunta violazione delle norme antiriciclaggio italiane che ha comportato il sequestro di 23 milioni di euro.
Il Vaticano aveva parlato di "un inconveniente" tra le banche coinvolte e aveva sottolineato il fatto che si trattasse solo di trasferimento di proprio denaro tra conti correnti a esso intestati.
Con le nuove regole il piccolo Stato oltre Tevere punta ad accedere nell'elenco dei Paesi equivalenti, la cosiddetta White List, ossia i paesi che hanno ordinamenti avanzati in materia di riciclaggio e di contrasto al riciclaggio del finanziamento al terrorismo.
Motu proprio, il Papa costituisce anche un'Autorità di informazione finanziaria (Aif) chiamata ad emanare le disposizioni di attuazione per assicurare che i soggetti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano rispettino i nuovi obblighi di antiriciclaggio e di antiterrorismo a partire dal 1° aprile 2011, data di entrata in vigore della Legge.
"Molto opportunamente la comunità internazionale si sta sempre più dotando di principi e strumenti giuridici che permettano di prevenire e contrastare il fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo", scrive il papa.
"La Santa Sede approva questo impegno ed intende far proprie queste regole nell'utilizzo delle risorse materiali che servono allo svolgimento della propria missione e dei compiti dello Stato della Città del Vaticano", prosegue il pontefice.
La segreteria di Stato vaticana ha spiegato in un comunicato che "l'impianto normativo, pur tenendo conto delle peculiarità dell'ordinamento vaticano in cui si inserisce, è conforme ai principi e alle regole vigenti nell'Unione europea, risultando così allineato a quello di Paesi che, in questo ambito, dispongono di normative avanzate".
In particolare, nella materia dell'autoriciclaggio, la nuova legislazione prevede controlli sul denaro contante in entrata o in uscita dallo stato della Città del Vaticano, obblighi sul trasferimento di fondi e "presìdi sanzionatori amministrativi... applicabili non solo agli enti e alle persone giuridiche, ma anche alle persone fisiche che agiscono in esse", si legge nella nota della segreteria di Stato.
I dipendenti del Vaticano sospettati di violare le norme saranno indagati dall'Aif e giudicati da tribunali del piccolo Stato, ma sconteranno l'eventuale pena detentiva nelle carceri italiane. Il riciclaggio sarà punito con un massimo di 12 anni di reclusione.
Le nuove leggi valgono per i dicasteri della curia romana e per "tutti gli Organismi ed Enti dipendenti dalla Santa Sede", tra i quali appunto l'Istituto per le Opere di Religione (Ior).
Lo Ior gestisce in gran parte fondi del Vaticano e degli istituti religiosi nel mondo quali organizzazioni di beneficenza, ordini religiosi e ospedali cattolici.

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