venerdì 25 febbraio 2011

L'Unità invoca l'ingerenza del Papa sul Medio Oriente

Clicca qui per leggere l'articolo.
Se la stampa occidentale (e non mi riferisco in particolare a Monteforte ma parlo in generale) non avesse soffiato, in questi anni, sul fuoco delle polemiche, se avesse appoggiato il Papa dopo Ratisbona, evitando di deformare le sue parole, se a gennaio avesse dato il massimo risalto agli appelli del Santo Padre contro le violenze, forse oggi si potrebbe chiedere a Benedetto XVI di intervenire direttamente senza rischiare di cadere in contraddizione.
Noto invece che si invoca l'ingerenza del Papa quando fa comodo e la si condanna quando da' fastidio. La situazione dei Cristiani e' gravissima e non da adesso. Dov'era la stampa occidentale mentre il Papa chiedeva la cessazione delle violenze?

5 commenti:

gemma ha detto...

ah già, perchè secondo Monteforte Gheddafi riconosce l'autorità del Papa e non aspettava altro che il suo appello per far cessare i massacri sui civili..
Esilarante, il Papa dovrebbe tacere per le questioni dell'occidente (dove forse potrebbe essere ascoltato, non sia mai...) e impicciarsi di quelle d'oriente, dove se va bene non lo asoltano, se va male lo accusano di ingerenza e se la prendono con i pochi cristiani presenti. Cristiani dei quali loro per primi fanno fatica a parlare chiamandoli col loro nome (meglio inglobarli nel generico minoranze religiose), quando sono loro a subire
Anch'io potrei stupirmi del silenzio dell'Unità su Asia Bibi, quando Sakineh(con tutto l'interesse che le è dovuto) è rimasta in vista sul sito per tanto tempo

un passante ha detto...

il Papa non è minimamente ascoltato, anzi è odiato nelle terre d'Islam, checchè ne pensino ottimisticamente il professor Riccardi e simili. Giovanni Paolo II, che spesso interveniva quando forse c'era anche un clima meno estremizzato, purtroppo non riuscì a fermare nessuna guerra

mariateresa ha detto...

certo che hanno veramente la faccia a forma di chiappe.
Che coraggio ragazzi.
Alla prossima gli chiederanno di andare a celebrare messa in moschea.
Certe forme di militanza non sono nemmeno più ideologizzate senza speranza (è anche questo) , sono diventate manifestazioni di un problema psicologico, a mio modesto avviso. Roba per il professor Andreoli, insomma.
A proposito di Ratisbona, ora fa comodo anche a chi pavidamente indossò il pannolone, se non peggio, citarla come modello di profezia
qui, la Croix
http://www.la-croix.com/Foi-dans-la-raison/editoAlaUne/2456673/15291

Titta ha detto...

allucinante... strattonano BXVI da tutte le parti, lo massacrano per qualunque cosa, se parla deve star zitto, se non parla "perché non parla?"...
sono d'accordo sul "problema psicologico", anzi, per me è autentica schizofrenia

Fabiola ha detto...

No, non sono "malati". Sono, semplicemente spocchiosi e in malafede.
Dal Papa ci si aspetta sempre qualcosa di più o di meno. Che squallore!!!
Io non so se i cristiani in quei paesi sono in piazza, so che qualcuno è stato ucciso. E che la situazione, per loro, non migliorerà certamente.
Tra l'altro trovo insopportabile questa malcelata fregola dei nostalgici di ogni rivoluzione per questa situazione che è soltanto tragica. Ma sono abituati a "fare il tifo" al calduccio del tanto vituperato occidente, mentre a soffrire e morire sono sempre gli altri. Vedasi i peana, di antica memoria, per il paradiso sovietico mentre loro non si schiodavano dall'inferno capitalista.