Salvatore Izzo
(AGI) - CdV, 12 mar.
"Gratitudine per un'opera costata molta fatica a un uomo sul quale grava il peso di una enorme responsabilita'".
E' questo, afferma il portavoce del Papa, padre Federico Lombardi, "il sentimento dei cattolici, ma anche di molti che non lo sono", per la seconda parte del libro su Gesu' di Nazaret scritta da Benedetto XVI, pubblicata giovedi' scorso e gia' tradotta o in via di traduzione in 23 lingue (con un milione e duecentomila copie gia' vendute nelle prime 7).
"Presentando il volume - ricorda padre Lombardi ai microfoni della Radio Vaticana - il card. Marc Ouellet, prefetto della Congregazione dei vescovi, non ha avuto timore di affermare che la ritiene un'opera di importanza 'storica', nel senso che inaugura una nuova era dell'esegesi teologica". "Lo studioso Joseph Ratzinger, che e' anche il Pastore della Chiesa universale, ci guida - rileva padre Lombardi - in una lettura competente, approfondita e allo stesso tempo coerente con la fede cristiana e la sua tradizione. E' una sintesi nuova e vissuta fra le esigenze della cultura storico-critica e quelle della fede, in cui sono nati i testi dei Vangeli e in cui solo possono essere capiti nel modo piu' adeguato".
Padre Lombardi cita in proposito anche l'altro "presentatore", il grande germanista e scrittore triestino Claudio Magris, che ha affermato che questo libro "e' fatto per il dialogo". "La figura di Gesu' - conferma il direttore della Sala Stampa della Santa Sede - viene presentata a tutti come la grande risposta di Dio agli interrogativi piu' profondi e veri dell'esistenza umana di ogni tempo, compresi quelli cruciali sul male, sulla sofferenza e sulla morte. E' un'offerta, che corrisponde al senso della stessa missione di Gesu', che puo' essere accolta o rifiutata, ma e' sempre 'sangue versato per tutti' e mai 'contro' qualcuno".
"Con questo volume, che giunge al cuore della vicenda e del significato della vita di Gesu' raccontando la Passione e la Risurrezione - conclude il portavoce di Benedetto XVI - si compie un grande desiderio del Papa, il culmine del suo lungo cammino interiore alla ricerca del volto del Signore, ma anche la sua condivisione per chiunque voglia parteciparvi. Sappiamo che e' costato fatica al Papa portarlo a compimento nonostante i gravosi impegni del suo servizio quotidiano. Percio' gliene siamo particolarmente grati. E' un dono per la nostra gioia" perche' ci fa conoscere meglio "la ragione permanente della gioia cristiana".
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