lunedì 27 giugno 2011

Benedetto XVI firma i decreti per un gruppo di futuri Beati, alcuni dei quali martiri nel Novecento (R.V.)

Benedetto XVI firma i decreti per un gruppo di futuri Beati, alcuni dei quali martiri nel Novecento

Benedetto XVI, nel ricevere in udienza questa mattina il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, ha firmato i decreti riguardanti il riconoscimento del miracolo per quattro futuri Beati e, analogamente, anche per un gruppo di martiri del Novecento, in gran parte della Guerra civile spagnola. Inoltre, il Papa ha approvato il riconoscimento delle virtù eroiche per un Beato del Cinquecento e per altri sette tra Servi e Serve di Dio. Il servizio di Alessandro De Carolis:

È messicana e scomparsa in tempi relativamente recenti una delle due prossime Beate che la Chiesa eleverà agli altari. Maria Agnese del SS.mo Sacramento è la fondatrice di due Congregazioni, una femminile e una maschile: le Missionarie Clarisse del SS.mo Sacramento e i Missionari della Chiesa Universale. La sua scomparsa risale al 22 luglio del 1981, all’età di 77 anni. L’altra Venerabile alla cui intercessione è stato attribuito un miracolo è una madre di famiglia tedesca, Ildegarda Burjan, scomparsa in Austria all’inizio degli anni Trenta dopo aver fondato la Società delle Suore della Caritas Socialis. Anche due sacerdoti saliranno presto agli altari, un italiano e un francese. Il primo, Mariano Arciero, vissuto nel Settecento, fu un modello di carità del clero partenopeo; il secondo, il domenicano Giovanni Giuseppe Lataste, visse circa un secolo dopo: un contemplativo, fondatore delle Suore del Terz’Ordine di San Domenico a Betania, che si spense a soli 37 anni.

Tra i Decreti approvati da Benedetto XVI spiccano i nomi di alcuni martiri uccisi in odio alla fede durante alcune delle pagine più nere del Novecento. Il vescovo spagnolo di Lleida, Huix Miralpeix muore nel 1936 durante la Guerra civile che insanguina il suo Paese. La stessa sorte, nello stesso anno, è condivisa dalla religiosa spagnola Giuseppa Martinez Perez, una delle Figlie della Carità di San Vincenzo, che perde la vita con altre 12 compagne in luoghi e tempi diversi, tra l’agosto e il dicembre del ’36. Spagnolo è anche l’arcivescovo di Valencia, il Servo di Dio Giuseppe Maria García Lahiguera, fondatore della Congregazione delle Suore Oblate di Cristo Sacerdote spentosi nel 1989 e del quale il Papa ha riconosciuto le virtù eroiche. Virtù eroiche riconosciute anche per il sacerdote indiano, Matteo Kadalikattil, e per il sacerdote italiano Raffaele Dimiccoli. Analogamente, le virtù eroiche sono state riconosciute per quattro le Serve di Dio, una polacca del 16.mo secolo e tre italiane vissute tra l’Otto e il Novecento. Singolare il riconoscimento delle virtù eroiche riguardanti Giovanni Marinoni, sacerdote veneziano vissuto tra la fine del Quattrocento e la metà del Cinquecento, professo dell'Ordine dei Chierici Regolari Teatini già venerato come Beato dai suoi contemporanei e confermato nel culto dal Clemente XIII nel 1762, senza che però fosse mai stata celebrata la cerimonia di Beatificazione.

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