La Provincia ringrazia i lavoratori: "Incontro col Pontefice esperienza unica"
Il giorno dopo l'incontro con il Santo Padre, il presidente Vitali rilancia il messaggio di Benedetto XVI: "No alle scorciatorie contro la crisi"
Rimini, 20 giugno 2011 - “Credo sia molto di piu’ che un dovere il ringraziare tutte le persone che, a vario titolo, hanno contributo alla concretizzazione della storica visita del Santo Padre nella terra di San Marino e Rimini”. Stefano Vitali, presidente della Provincia di Rimini, commenta la visita di Papa Ratzinger tra il titano e il riminese iniziando col dire grazie alle “migliaia di donne e uomini delle forze dell’ordine, del volontariato, dell’associazionismo, delle istituzioni, singoli cittadini, giovani e anziani che con il loro lavoro hanno permesso la riuscita della giornata di ieri, unica e indimenticabile per il messaggio che ci lascia”.
Secondo Vitali, “Benedetto XVI ha pronunciato parole forti e indicato una precisa direzione di marcia, anche come societa’ locale”. Ovvero, “respingere le tentazioni e le scorciatoie dell’arricchimento materiale e ripartire dai valori e dalla speranza per ricostruire dalla crisi economica, che sta toccando drammaticamente San Marino; affrontare il problema del lavoro per i giovani specie nell’entroterra come priorita’ indiscutibile in ogni agenda politica, soprattutto perche’ - ragiona il presidente della Provincia in una nota - esso si riverbera sulla capacita’ del territorio di non disperdere in giro per il mondo il suo patrimonio di idee, capacita’, relazioni”.
Vitali ricorda anche che “ieri Marco, tra i tanti, e’ stato portavoce dei giovani presso il Papa: Benedetto XVI lo ha accolto con parole di fede, forza, coraggio, da adesso in poi vedranno lo stesso Marco e le migliaia di ragazzi ieri a San Marino e Pennabilli come testimoni di una responsabilita’ nuova, nella vita e nella professione. Dunque, conclude il presidente della Provincia di Rimini, "non c'e' tempo piu' adatto di questo per rimarcare la necessita' della responsabilita', dell'andare oltre alle convenienze e al fatalismo. Necessita' che non puo' essere delegata ma assunta in proprio. Il Santo Padre lo ha fatto. E di questo lo dobbiamo ringraziare".
© Copyright Il Resto del Carlino, 20 giugno 2011
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