Presentato in Sala Stampa vaticana il prossimo Congresso Eucaristico Italiano, in programma a settembre ad Ancona con la partecipazione di Benedetto XVI
Sarà il Papa a chiudere l’11 settembre prossimo ad Ancona il 25.mo Congresso Eucaristico nazionale italiano (Cen). L’evento è stato presentato stamane alla Sala Stampa vaticana dall’arcivescovo di Ancona-Osimo, mons. Edoardo Menichelli insieme al dott. Vittorio Sozzi, responsabile del Progetto culturale della Conferenza episcopale italiana e al prof. Giovanni Morello, presidente del Comitato scientifico delle Mostre allestite in occasione del Congresso. Il servizio di Roberta Gisotti:
Attesa per l’arrivo di Benedetto XVI nel capoluogo marchigiano nella domenica conclusiva del Congresso eucaristico nazionale, previsto ad Ancona dal 3 all’11 settembre, sul tema “Signore da chi andremo?”.
Il Papa arriverà alle 9.15 in elicottero - ha anticipato il programma della visita l’arcivescovo Menichelli - nel Molo Wojtyla del Porto di Ancona, dove nel Cantiere Navale celebrerà alle 10 la Santa Messa e reciterà l’Angelus; quindi il pranzo con i vescovi e non solo. Al tavolo del Santo Padre siederanno anche - ha sottolineato mons. Menichelli - operai in cassa integrazione e poveri assistiti dalla Caritas. Poi nel pomeriggio il saluto agli organizzatori nel Centro pastorale di Colle Ameno e l’incontro alle 17 con le famiglie e i sacerdoti nella cattedrale di San Ciriaco e con i giovani fidanzati alle 18, nella piazza del Plebiscito. Infine, alle 19, la partenza e il rientro del Papa in Vaticano.
Ha ricordato l’arcivescovo di Ancona che il primo Congresso eucaristico, si è svolto nel lontano 1891, quando ancora non esisteva la Conferenza episcopale italiana, e che le Marche ne hanno già ospitato uno nel 1930 a Loreto. Riguardo la domanda “Signore dove andremo?” - tratta dal capitolo VI del Vangelo di Giovanni – è Pietro a rivolgerla a Gesù, che si è appena rivelato come cibo di salvezza:
“Abbiamo scelto questo titolo, questo tema perché crediamo che corrisponda un po’ al grido collettivo, sia dei credenti, sia anche del mondo, in ricerca di un senso religioso della vita, spesso in mezzo alle difficoltà del vivere contemporaneo”.
Gesù, riferimento per ogni questione nella vita delle persone: da qui, il sottotitolo del Congresso “L’Eucarestia per la vita quotidiana”:
“Quasi a voler tentare una mediazione tra una distanza culturale che spesso si avverte tra il celebrato e il vissuto: ecco, questo Congresso vuole riassumere questi due significati particolari”.
Quattro le caratteristiche del Congresso, due consuete - ha osservato mons. Menichelli - la popolarità e la religiosità, e due nuove, la territorialità e la tematicità. Cinque gli ambiti di riflessione riproposti a cinque anni dal Convegno ecclesiale nazionale di Verona: affettività fragilità, lavoro e festa, tradizione e cittadinanza, che verranno sviluppati nelle cinque diocesi coinvolte nel Congresso: non solo Ancona ma pure Senigallia, Jesi, Fabriano, Loreto. Un congresso - ha aggiunto Vittorio Sozzi - che vuole essere momento di celebrazione e comunione, connotato da ampia popolarità:
“Questo della popolarità lo si è voluto come un aspetto non secondario, perché la Chiesa che è in Italia è ancora, nonostante tutto, una Chiesa di popolo; è ancora una Chiesa che ha un suo radicamento nelle parrocchie, nelle contrade e nelle città. E in questo momento alto, quale è il Congresso eucaristico, lo vogliamo dire non con le parole, ma con i fatti”.
Tre le Mostre che arricchiranno il Congresso, illustrate dal prof. Morello: “Alla mensa del Signore” con capolavori dell’arte europea da Raffaello a Tiepolo, allestita nella Mole Vanvitelliana di Ancona; “Segni dell’Eucarestia”, rassegna itineranti nella Metropolia, “Oggi devo fermarmi a casa tua”, un’esposizione documentaria curata con la casa editrice Itaca.
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