domenica 27 novembre 2011

Pedofilia, regole per tutta la società. Il Papa nomina Mons. Brown nuovo nunzio a Dublino (Gasparroni)

Pedofilia, regole per tutta la società

Segnale di distensione con l'Irlanda: nominato mons. Brown nuovo nunzio a Dublino

Fausto Gasparroni

Roma

La Chiesa deve proseguire e rafforzare il proprio impegno contro la pedofilia, ma questa è una «piaga che affligge tutti i livelli della società»: quindi, «proprio come la Chiesa è giustamente tenuta a rispettare parametri precisi», «tutte le altre istituzioni», e «senza eccezioni», «dovrebbero attenersi agli stessi criteri».
Toccando di nuovo lo scandalo degli abusi sessuali sui minori, e rivendicando gli «sforzi coscienziosi» della Chiesa in questo campo, Benedetto XVI non ha voluto fare sconti alle altre "istituzioni", richiamando la necessità di un impegno globale in tutti gli ambiti della società, almeno pari a quello della stessa Chiesa.
E lo ha fatto proprio nel giorno in cui la nomina dell' americano mons. Charles J. Brown come nuovo nunzio a Dublino ha segnato un passo di distensione negli attriti con un Paese, l'Irlanda, in cui proprio lo scandalo della pedofilia, con le dure accuse del governo contro il Vaticano, aveva innescato una crisi diplomatica senza precedenti con la Santa Sede.
Parlando ai primi gruppi di vescovi americani giunti in visita Ad Limina, il Papa ha ricordato come, tra le altre cose, la sua visita negli Stati Uniti nel 2008 «intendeva incoraggiare i cattolici d'America sulla scia dello scandalo degli abusi sessuali negli ultimi decenni». «Ho voluto riconoscere personalmente – ha detto Ratzinger – la sofferenza inflitta alle vittime e gli sforzi onesti compiuti per garantire l'incolumità dei nostri bambini e per affrontare in modo appropriato e trasparente le accuse quando vengono mosse».
«Auspico che gli sforzi coscienziosi della Chiesa per affrontare questa realtà - ha proseguito il Pontefice - aiuteranno tutta la comunità a riconoscere le cause, la vera portata e le conseguenze devastanti dell'abuso sessuale e a rispondere con efficacia a questa piaga che affligge tutti i livelli della società».
Benedetto XVI ha quindi ammonito che, «per lo stesso motivo, proprio come la Chiesa si attiene giustamente a parametri precisi ("standards" in inglese, ndr) a questo proposito, tutte le altre istituzioni, senza eccezioni, dovrebbero attenersi agli stessi criteri».
Intanto, la nomina fatta ieri dal Papa del nuovo nunzio apostolico in Irlanda, nella persona di mons. Charles John Brown, 52enne di New York, dal 1994 officiale della Congregazione per la Dottrina della Fede (dove per 11 anni ha lavorato a stretto contatto con l'allora cardinale Ratzinger), risolve la situazione di "vuoto" che si era creata a Dublino dopo il passaggio, in settembre, del precedente nunzio mons. Giuseppe Leanza alla nunziatura di Praga, proprio nel pieno delle tensioni nate tra il governo di Dublino e la Santa Sede in seguito alla pubblicazione del rapporto governativo sugli abusi dei preti pedofili nella diocesi di Cloyne (sud-ovest).
La nomina, che ovviamente ha avuto il "placet" del governo di Dublino, rappresenta un segnale importante nel quadro della crisi diplomatica che si trascinava ormai da mesi tra l'Irlanda e la Santa Sede. Lo scorso 3 novembre era stata anche annunciata la chiusura dell'ambasciata irlandese presso la Santa Sede, anche se ufficialmente per motivi economici.

© Copyright Gazzetta del sud, 27 novembre 2011

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