lunedì 28 novembre 2011

Uccisi in Burundi una suora croata e un volontario italiano, ferita gravemente un'altra religiosa italiana (Radio Vaticana)

Uccisi in Burundi una suora croata e un volontario italiano, ferita gravemente un'altra religiosa italiana

In Burundi, uno dei Paesi più poveri al mondo, uomini armati hanno fatto irruzione ieri sera, a Kiremba, nella casa delle suore “Ancelle della carità”. Dopo aver ucciso una suora croata, madre Lukrecija Mamic, i malviventi hanno preso in ostaggio due italiani, suor Carla Brianza e il volontario Francesco Bazzani. La polizia li ha subito intercettati, ma il conseguente scontro a fuoco è costato la vita al cooperante. Suor Carla Brianza è rimasta gravemente ferita. Per un ricordo delle due vittime - la suora croata e il volontario - ascoltiamo al microfono di Amedeo Lomonaco la vicaria delle “Ancelle della carità”, suor Carmela Zaninoni:

R. – La suora croata uccisa era una sorella generosissima, è andata come missionaria in Ecuador nell’83. Vi è rimasta fino al 2001 e poi è andata come missionaria a Kiremba, in Burundi, con altre due sorelle italiane, per aprire questo nuovo servizio della nostra congregazione. Il laico che è stato ucciso è un volontario che fa parte dell’associazione Ascom (Associazione per la Cooperazione Missionaria) di Legnago. Quest’Associazione è composta da professionisti volontari, che si alternano per dare un supporto alla gestione dell’ospedale.

D. – Lei è riuscita oggi a mettersi in contatto telefonico con suor Carla Brianza, rimasta gravemente ferita. Cosa le ha detto?

R. – L’ho sentita con una voce molto flebile, sillabando, mi ha detto: “Sono ancora viva, ma non posso raccontare molto.”

D. – Qual è il 'fulcro' della vostra missione in Burundi?

R. – Siamo al servizio dell’ospedale di Kiremba, che è un ospedale nato nel ’65 in seguito al gemellaggio della diocesi di Brescia con la diocesi di Ngage, in Burundi. Su richiesta del vescovo di Brescia, siamo là dal 2002 al servizio di questi ammalati.

D. – La missione di Kiremba è già stata teatro, in passato, di attacchi?

R. – Qualche ladruncolo… Qualche anno fa una sparatoria nella casetta dove abitavano a quel tempo. Fu una sparatoria esterna. In quell’occasione non era successo nulla di grave. (fd)

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