Papa/ A bambini servono mamma e papà. Basta odio contro cristiani
Angelus dopo Natale su sfondo di violenze in Nigeria e Filippine
Città del Vaticano, 26 dic. (Apcom)
Un nuovo appello per la fine delle violenze contro i cristiani, dopo gli attentati in Nigeria e nelle Filippine nella notte di Natale, e un ammonimento che vale nei confronti delle coppie di fatto così come del consumismo: i bambini non hanno bisogno di "comodità esteriori" ma dell'amore "del padre e della madre".
Il Papa lancia questo messaggio all'angelus domenicale.
La giornata di Santo Stefano cade, quest'anno, di domenica, e poiché per la Chiesa cattolica la prima domenica successiva al Natale è dedicata alla santa famiglia di Nazaret, è alle famiglie che Benedetto XVI dedica la prima parte della sua riflessione.
"Quant'è importante - afferma il Papa affacciato dalla finestra del suo studio nel Palazzo apostolico - che ogni bambino, venendo al mondo, sia accolto dal calore di una famiglia! Non importano le comodità esteriori: Gesù è nato in una stalla e come prima culla ha avuto una mangiatoia, ma l'amore di Maria e di Giuseppe gli ha fatto sentire la tenerezza e la bellezza di essere amati. Di questo hanno bisogno i bambini: dell'amore del padre e della madre. E' questo che dà loro sicurezza e che, nella crescita, permette la scoperta del senso della vita", afferma Ratzinger, che sottolinea come "gli esseri umani vivono la procreazione non come mero atto riproduttivo".
Così, sempre pensando alla santa famiglia, il Papa traccia un parallelo tra la fuga dall'Egitto di Gesù, Giuseppe e Maria e le famiglie che, ancora al giorno d'oggi, sono costrette ad "abbandonare le proprie case a causa della guerra, della violenza e dell'intolleranza". Ed è sulla violenza che Benedetto XVI concentra il suo messaggio post-natalizio. Già in occasione della benedizione 'urbi et orbi', ieri, Benedetto XVI aveva speso parole preoccupate per i cristiani discriminati e attaccati in Iraq, in Medio Oriente e in varie altre parti del mondo. Nei giorni precedenti, Ratzinger aveva definito i cristiani come il gruppo religioso più perseguitato del mondo. E oggi, dopo che si sono diffuse le notizie sulle ultime violenze anti-cristiani della vigilia di Natale, il Papa ha fatto un appello: "Ho appreso con grande tristezza l'attentato in una chiesa cattolica nelle Filippine, mentre si celebravano i riti del giorno di Natale, come pure l'attacco a chiese cristiane in Nigeria. La terra - ha detto il Papa - si è macchiata ancora di sangue in altre parti del mondo come in Pakistan. Desidero esprimere il mio sentito cordoglio per le vittime di queste assurde violenze, e - ha detto Ratzinger - ripeto ancora una volta l'appello ad abbandonare la via dell'odio per trovare soluzioni pacifiche dei conflitti e donare alle care popolazioni sicurezza e serenità". Dopo l'Angelus il Papa è sceso nell'atrio dell'aula delle udienze, in Vaticano, per pranzare con oltre 350 persone assistite a Roma dalle suore di madre Teresa di Calcutta. Quest'anno ricorre il centenario della nascita della beata albanese. Al pasto partecipano circa 180 religiose e religiosi della famiglia religiosa fondata dalla 'madre dei poveri'. A tavola con Benedetto XVI siedono dieci persone tra le quali un cinese e un musulmano.
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Ma che cosa c'entrano le coppie di fatto?
R.
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