“Una ‘vergine saggia, prudente’”, che “portava l’olio nella sua lampada, l’olio della fede” vissuta e “nutrita dalla preghiera, dal colloquio con il Signore” e “dalla comunione nell’amicizia con Cristo”.
Così Benedetto XVI ha ricordato questa mattina Manuela Camagni, la Memor Domini della Famiglia Pontificia morta lo scorso 24 novembre in seguito ad un incidente stradale.
Nell’omelia della Messa celebrata in suo suffragio nella Cappella Paolina del Palazzo Apostolico, il Papa ha spiegato che la fede di Manuela, che il 29 novembre avrebbe festeggiato 30 anni di appartenenza alla comunità dei Memores Domini, “era speranza, saggezza”, certezza che “apre il vero futuro, e “carità” nel “vivere nel servizio del Signore per gli altri”. Richiamando l’affermazione di S. Bonaventura secondo la quale “nella profondità del nostro essere è iscritta la memoria del Creatore”, Benedetto XVI ha spiegato che “in questa memoria è presente l’elemento della gioia”.
Per il Papa “sappiamo che siamo creati per la gioia, ma non sappiamo più dove si trova” e “la cerchiamo in diversi luoghi”. Una “ricerca disperata” che “si allontana sempre più dalla sua vera fonte, dalla vera gioia. Oblio di Dio, oblio della nostra vera memoria”. Manuela, ha concluso, “non era di quelli che avevano dimenticato la memoria: è vissuta proprio nella viva memoria del Creatore, nella gioia della sua creazione”.
Sir
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